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Serie A, i voti della 27^ giornata: Dieci a Palacio e Pazzini, Zero al duello Chiellini-Cavani

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Voto 10… A Pazzini e Palacio

pagellaAltro che Cassano e Balotelli, le due milanesi sono in piena corsa per il terzo posto grazie a due “bravi ragazzi” che stendono rispettivamente Lazio e Catania con due doppiette meravigliose. L’argentino sale a quota 9 in campionato – quanto Milito e uno in più di FantAntonio – con un’autentica impresa in soli 45’ giocati al Massimino. E anche un assist che permette ad Alvarez di segnare. Non sono cose che accadono tutti i giorni. Viva i bravi ragazzi.

Voto 9… Alla prodezza di Diamanti

Che fenomeno. Segna una rete meravigliosa di sinistro, un piede baciato dalla classe infinita di un autentico top-player di provincia. Il Bologna si aggrappa a lui, giocatore da big scoperto da Fabio Galante in discoteca. Una storia incredibile la sua. Destinata a finire in grande e in una grande.

Voto 8… Alla Roma di Totti e Romagnoli

Il più vecchio e il più giovane fanno la differenza. I giallorossi del nuovo corso di Andreazzoli adesso volano con il terzo successo consecutivo. Prima la gioia di Totti, che aggancia Nordahl a quota 225 gol in Serie A, poi quella di Romagnoli, nato quando il capitano giallorosso aveva già esordito in massima divisione da due anni, in gol al debutto. La Roma non tocca più cime di bellezza come con Zeman, ma adesso è una squadra (a -5 dal terzo posto).

Voto 7… Alla classe di Jack Bonaventura

L’Atalanta conquista una salvezza virtuale al Franchi di Siena, vincendo la sfida salvezza contro i toscani con una doppietta del talentino di casa. Sale a 4 in stagione, con una prima prodezza davvero spettacolare. La qualità che manca al resto della squadra viene compensata da questo gioiellino classe 1989. In rampa di lancio.

Voto 6… Al 150esimo di Totò Di Natale

Zitta zitta l’Udinese si è rifatta sotto. 40 punti significano non solo salvezza con 11 giornate ancora da giocare, ma virtuale partecipazione alla lotta per un posto in Europa, con 7 punti in meno del duo Inter-Lazio tra quarto e quinto posto. La notizia del giorno, però, è il ritorno al gol del capitano Di Natale, che festeggia la rete numero 150 in maglia bianconera, la numero 168 in A. Sei partite senza gol erano troppe…

Voto 5… Allo spettacolo di Napoli-Juventus

Ai bianconeri andava bene il pareggio e si è capito dalla gestione del secondo tempo, motivo per cui è difficile farne una colpa ad Antonio Conte. Al Napoli servivano i tre punti e, soprattutto nel primo tempo, si è così messa in mostra tutta la pochezza di gioco degli uomini di Walter Mazzarri. Il risultato è una partita bruttina, di certo non il match-point scudetto. Ma la colpa è tutta dei partenopei.

Voto 4… Ancora agli arbitraggi

Filtra la notizia che Braschi sia soddisfatto dalle direzioni della 27esima giornata. A dire il vero, è stata una delle peggiori. L’espulsione mancata a Cavani, quella a Candreva e a Ballardini. Senza dimenticarsi dei due rigori non dati al Pescara e del gol di Larrondo su fuorigioco di Toni. Se c’è da essere soddisfatti…

Voto 3… Al Palermo senza senso

Se ne va Malesani, torna Gasperini. Ma i rosanero visti a Torino non possono salvarsi assolutamente. Specie se ci si ostina a lasciare in panchina l’unico uomo che fare il miracolo, Fabrizio Miccoli. Con questo, sono cinque pareggi di fila. La settimana prossima, con l’arrivo del Siena al Barbera, l’ultima chance. La sfida della disperazione.

Voto 2… Al Parma del 2013

Uno come i punti che i crociati hanno ottenuto nelle ultime cinque giornate. Un rendimento drammatico che porta a otto la serie di partite senza vittoria dei crociati. Squadra spenta, senza idee e senza capacità di pungere in attacco. L’impressione è che, visti i punti del girone d’andata, qualcuno si sia adagiato sugli allori. E, attenzione, perché a quota 32 non si può stare tranquilli. Superati dalla Samp, agganciati da Torino e Bologna. Male, malissimo.

Voto 1… A un Pescara da Serie B

Salta anche Cristiano Bergodi, capace di portare a casa 10 punti in 15 partite (uno in meno di Stroppa che era stato in panchina per due match in meno). Una media da retrocessione limpida, con tanto di ultimo posto riagganciato con il ko con l’Udinese. Adesso a Cristian Bucchi spetta l’impresa impossibile di salvare una squadra palesemente inadatta alla massima categoria.

Voto 0… Al duello Cavani-Chiellini

La nota più brutta nel big-match della giornata non è l’occasione mancata dal Napoli. Ma il gestaccio di un Cavani piuttosto appannato che rifila una sportellata a Chiellini, autore a sua volta di una brutta provocazione in area. Che poi nel post-partita si siano abbracciati, francamente, interessa relativamente.

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