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Serie A, I voti della 29^ giornata: Dieci a Balotelli, Cavani e Vucinic, Zero alla Lega Calcio

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pagellaVoto 10… A Balotelli, Cavani e Vucinic

Se è vero che la Serie A di top-player ne ha pochini, è vero anche che loro tre non possono che stare in questa categoria piuttosto ondivaga e soggettiva. Vucinic lancia la Juventus a Bologna con un gol geniale di punta e un assist per Marchisio, Balotelli tiene in alto un Milan stanco dopo l’impegno di Champions League salendo a 7 gol in 6 partite. E Cavani ritorna al gol dopo un digiuno di un mese e mezzo spazzando via le voci di crisi (anche sentimentale) con una doppietta che lo proietta a quota 20 in classifica. E il Napoli riparte.

Voto 9… Alla classe di Totti

Nel momento decisivo Pablo Osvaldo lascia a piedi la Roma, il capitano giallorosso no. Illumina ancora una volta l’Olimpico contro il Parma, con un tacco pazzesco che libera Marquinho nell’azione dell’1-0 e una botta su punizione che vale il 2-0, una vittoria che vale l’aggancio alla Lazio. Segna una rete in più di Nordahl nel giorno in cui raggiunge il numero di presenze in A di Gianni Rivera (527). E il bello è che la cosa migliore non è nessuna di quelle elencate. È quel tiro pazzesco su punizione che da un angolo impossibile lo ha portato a colpire traversa e palo nello stesso momento. Semplicemente leggendario.

Voto 8… Alla qualità del Catania

I rossazzurri scacciano le ombre dei due ko in extremis contro Inter e Juventus tornando a macinare punti e gioco. Il 3-1 inflitto all’Udinese è la conferma che, quando il Catania corre così, vale l’Europa. Poche squadre giocano bene quanto quella di Maran, pochi allenatori sono sottovalutati quanto lui. E pochi giocatori incidono quanto Castro, Barrientos e Gomez. Sono a 4 punti dal record di punti, con ancora 9 partite da giocare.

Voto 7… Alle salvezze di Torino e Chievo

Non sono di certo due armate, ma le formazioni di Ventura e Corini sono già riuscite a mettersi in salvo (quasi matematicamente) con 10 punti in più del Siena terz’ultimo. Le vittorie su Lazio e Pescara sembrano tanto la ciliegina sulla torta. Con le stelline di Cerci, alla prima convocazione in Nazionale, e Paloschi che splendono più che mai.

Voto 6… Alla Fiorentina che resta in corsa

Quando una squadra ottiene una vittoria così sofferta, risicata e fortunosa come il 3-2 inflitto al Genoa di solito si dicono due cose: è diventata matura ed è una grande. Soltanto Montella, però, saprà se è vero tutto questo. Se vincere una partita giocata male (come aveva tra le righe chiesto alla vigilia, dicendo che non si sarebbe più accontentato del bel gioco ma che avrebbe preteso soltanto i risultati) è un segno di progresso per uno dei club che ha proposto il miglior gioco in questa stagione. Qualche dubbio resta. Ma la certezza è una. La Viola è a tre punti dal Milan terzo, con ancora lo scontro diretto da giocarsi al Franchi a una settimana dalla ripresa. Il bel gioco, forse, non è tutto.

Voto 5… Alla Lazio del weekend

Ormai non fa più notizia. Leoni il giovedì, molto meno nel weekend – lungo o breve che sia. Cade nuovamente dopo le fatiche di Europa League la Lazio, battuta nella bufera di neve dell’Olimpico di Torino dai granata di Ventura. Terza sconfitta consecutiva – ovviamente in campionato – e sesta nelle ultime nove giornate. Un lasso di tempo in cui i biancocelesti hanno ottenuto soltanto 5 punti. Pochissimo per sperare di tornare in Europa attraverso il campionato (sarà più facile riuscirci dall’Europa League stessa o dalla Coppa Italia).

Voto 4… All’occasione persa dal Siena

Quinta sconfitta per il Pescara, che ha ottenuto soltanto un punto nelle ultime 9 partite. Secondo stop di fila per il Palermo, ultimo come gli abruzzesi e capace di vincere soltanto tre partite in tutta la stagione. Non delle notizie, dunque. La delusione è invece soprattutto il Siena che da terz’ultima rosicchia soltanto un punto al Genoa quart’ultimo e sconfitto dalla Fiorentina. L’impegno con il Cagliari era una grandissima occasione per mettere ulteriore pepe alla lotta salvezza in vista del big-match di Marassi di sabato 30. Proprio contro il Genoa…

Voto 3… Alla reazione di El Shaarawy

Gioca maluccio, è stanco e si vede. Ma non ha senso prendersela in quel modo per il cambio giusto deciso da Allegri (che, per metterla sull’ironico, per una volta azzecca la sostituzione). La reazione, con tanto di uscita diretta negli spogliatoi, lo mette dalla parte del torto e ne guasta l’immagine.

Voto 2… Al Pescara, da tutti i punti di vista

Si finisce con una nuova sconfitta, la seconda in due partite per il Pescara della nuova gestione affidata al malcapitato Bucchi. E con il presidente Sebastiani che denuncia l’arbitro Mazzoleni per una frase di troppo all’intervallo. Una vicenda controversa su cui si esprimerà la Corte Federale. Un episodio nero di cui avremmo fatto volentieri a meno. Che abbia ragione o torto Sebastiani.

Voto 1… Al caos di Bologna

Brutta roba al Dall’Ara. La Juventus arriva e il pullman viene accolto dalle bastonate dei tifosi (si fa per dire) di casa. Gli stessi, andiamo a intuizione, che durante il match espongono uno striscione ironico sulla tragedia dell’Heysel. Brutta roba. Che porta al nervosismo di Conte nel finale, quando chiude con un’esultanza smodata e fuori luogo. Sbaglia lui, sbagliano gli altri. Perdono un po’ tutti.

Voto 0… Alla Lega Calcio

Come si fa a gestire così il calendario? Ad inizio settimana nasce il dubbio che Roma-Parma, posticipo delle 20:45, debba essere ricollocato per via di problemi di ordine pubblico dovuti al Conclave. Così si spostano in serale Torino-Lazio e anche Sampdoria-Inter, nonostante sia attesa una forte perturbazione su tutta la Liguria. Poi, si attende soltanto il mattino di domenica per rinviare proprio questa partita, quando nel frattempo non si è ricollocata Roma-Parma. E, in extremis, non si arriva nemmeno all’accordo sul giorno in cui recuperare il match di Marassi. Un delirio.

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