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Serie A, Ibarbo fa la festa alla Juve: 1-1 allo Stadium con il Cagliari, pareggia Vucinic

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Un gol del colombiano ferma sull’1-1 i bianconeri, che devono così dire addio al sogno di infrangere il record di punti di Capello. E’ poi Mirko Vucinic a trovare il pareggio nella ripresa.

ibarboVucinic salva il risultato, ma non il sogno di infrangere il record di punti griffato da Fabio Capello. Se tutti i copioni fossero hollywoodiani, la squadra di Conte avrebbe festeggiato lo scudetto e la consegna delle medaglie con la decima vittoria consecutiva in casa, ma con le motivazioni ormai al minimo dopo il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, questa Juventus difficilmente avrebbe meritato di più al termine di una partita giocata al cloroformio per i primi 45′. Tutto sommato, la festa rimane, così come l’entusiasmo e i cori dei tifosi, che colorano lo Stadium con una splendida serie di coreografie.

Il Cagliari, che quest’anno ha messo in difficoltà più volte le big del nostro campionato, non scende certo a Torino per vestire i panni della vittima sacrificale: la squadra di Pulga-Lopez gioca una partita solida, convinta, cercando di approfittare subito del clima soporifero con cui i bianconeri approcciano l’incontro. I rossoblù alzano il baricentro e fanno tanto palleggio a centrocampo, facendo spesso ballare una Juve che ci mette meno di un quarto della consueta intensità. Il risultato è che, alla prima affondata vera, Victor Ibarbo si trova una prateria davanti a sé per attraversare l’intero campo palla al piede e spezzare poi con un guizzo felino il tentativo di raddoppio portato da Marchisio e Barzagli: il colombiano si presenta da solo di fronte a Storari e lo infilza facendogli passare il pallone sotto il braccio. Oltre al danno, arriva anche la beffa per i bianconeri, perché lo stesso Barzagli, già non al meglio, si infortuna nell’azione del gol (problema al tendine d’Achille) e deve essere sostituito da Caceres.

Il primo tempo prosegue su ritmi piuttosto blandi, con il Cagliari che regge bene a centrocampo e in difesa e la Juve che sonnecchia cercando qualche scossa soltanto con le giocate di fisico di Vidal sulla trequarti e le accelerazioni di Giaccherini, cresciuto notevolmente con il passare dei minuti. Al 34′ Giovinco coglie la traversa su punizione, ma per il resto, né lui né Matri riescono a creare grandi grattacapi ad Agazzi.

C’è bisogno di una scossa psicologica, e la dà Conte negli spogliatoi. La Juventus si ripresenta in campo con ben altro piglio (merito anche della sostituzione di un fumoso Giovinco in favore di Vucinic) e, complici anche i problemi difensivi del Cagliari, con Pulga-Lopez costretti a ridisegnare la linea dietro per gli infortuni contemporanei di Murru e Perico, la partita comincia a girare. Il Cagliari arretra, perde quella sicurezza nel palleggio che l’aveva contraddistinto fino a quel momento, e cede al primo affondo vero: Marchisio crossa sul secondo palo per la sponda di Vidal, Agazzi resta preso nel mezzo e Vucinic si inserisce centralmente mettendo facilmente la sfera in fondo al sacco.

Agguantato il pareggio, la Juventus gioca con maggior tranquillità e sicurezza, creando diverse occasioni sottorete rimaste però non concretizzate. Col passare dei minuti la partita perde mordente e il Cagliari può farsi rivedere nella metacampo offensiva: le ultime scariche prima del fischio finale che sancisce un pareggio giusto.

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