Giornata chiave per il futuro bianconero. Il mercato, con il caso D’Agostino, il terzino sinistro e le cessioni. E all’ordine del giorno anche il futuro assetto societario, in vista della prossima assemblea degli azionisti del 27 ottobre
Giorno di scelte importanti in casa Juve. Il presente e soprattutto il futuro sul tavolo del Consiglio d’Amministrazione. Cda in scadenza, proprio oggi, ma che resterà attivo fino al prossimo 27 ottobre, quando si terrà l’Assemblea degli azionisti .
Capitolo calciomercato. Sicuramente il più delicato e interessante. Il caso D’Agostino tiene banco e sembra lontano da una soluzione. L’Udinese non molla e non abbassa di un centesimo la richiesta (20 milioni di euro!) per il giocatore. La Juve è ferma a 12 milioni trattabili, il che vuol dire al massimo 15, giusto una via di mezzo (e probabilmente il valore effettivo). L’Udinese rompe ufficialmente la trattativa e Alessio Secco va in vacanza. Niente da fare? No, si rimane appunto in attesa del Cda di oggi per vedere quanto e se poter insistere sul centrocampista e cominciare a vedere qualche alternativa (Ledesma su tutti). E poi c’è Diarra, pista ben lanciata a livello “promozionale”, forse per far sapere ai friulani che l’alternativa a D’Agostino c’è ed è di buon livello. Diarra che però il Real Madrid non vuole cedere in prestito. D’Agostino, Diarra, Ledesma, e il tormentone terzino sinistro (Grosso? Dossena? Santos?), il Consiglio sarà chiaro e fermo su un concetto importante: vietate le follie!
Il direttore generale… Carica affidata, e che pesa, a Jean Claude Blanc. Il Consiglio, o almeno una parte di questo, vorrebbe una figura forte a fianco dell’allenatore e che gestisca l’aspetto tecnico e i rapporti tra giocatori e società. E poi, per finire il passaggio tra la scadenza del Cda stesso (ieri ha compiuto tre anni) e le prossima assemblea degli azionisti il 27 di ottobre che deciderà se confermare o no molti dei tasselli dirigenziali, a partire dal presidente Cobolli Gigli.
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