Calcio Italiano Serie A – Inter, c’è Mihajlovic E l’amico Stankovic riposa

Serie A – Inter, c’è Mihajlovic E l’amico Stankovic riposa

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Sabato alle 16 c’è Bologna-Inter: una sfida particolare per il tecnico rossoblù, per due anni vice di Mancini, che ritrova da avversario il connazionale, che potrebbe avere un turno di riposo per essere al top contro il Manchester United

 

mihajlovicNovanta minuti di allenamento, la durata esatta di una partita. Josè Mourinho ha voluto che i suoi uomini entrassero a San Siro una settimana prima della Champions. Per saggiarne il terreno appena rizollato, per ammirarne l’imponenza degli spalti vuoti e immaginarli ribollenti di entusiasmo e di fede. Insomma, per trarne ulteriore forza. Il tecnico portoghese ama ripetere che “la Champions è il torneo dei particolari” ed è impegnato ogni giorno a inculcare razioni di concentrazione, convinzione, ottimismo ai giocatori che ha già mentalmente scelto per dare scacco a sir Alex.

L’INCURSORE – Tra questi c’è Deki Stankovic, l’incursore. Quello capace di intuire prima dei difensori dove cadrà il pallone deviato da Ibra e di calciarlo senza esitare un attimo proprio per cancellare il fatale indugio precedente. E anche quello che si sbatte avanti e indietro, turando falle, aprendo soluzioni di gioco per poi finire il derby esausto, stremato al punto da esclamare: “In effetti ho dato troppo, se mi fermassi un attimo non sarebbe male”.
IL FIGLIOCCIO – Mourinho ha preso nota e ci sta pensando: togliere Deki a Bologna per averlo di nuovo al massimo dei giri contro lo United. La decisione avrebbe un delicato risvolto psicologico: risparmierebbe a Stankovic un conflitto interiore tra dovere e affetto. Il dovere di dare il massimo pure sabato sapendo però che può affossare la squadra guidata dal suo padrino spirituale, Sinisa Mihajlovic. Un modello di vita prima che un compagno di squadra. C’era Deki con la famiglia al completo ad accogliere gli ospiti italiani di Sinisa sulla porta del Grand Hotel di Novi Sad la sera dell’addio al calcio di Mihajlovic. E quello è il ruolo di un fratello.
L’INCONTRO – “Eh sabato giochiamo una partita molto difficile perché il Bologna è duro come il suo allenatore» ha detto Deki nel dopo derby. L’Inter anticipa alle sedici, la Juve scenderà in campo conoscendone il risultato. L’effetto derby verrebbe immediatamente vanificato da un passo falso al dall’Ara. Il tutto a due giorni dalla Champions, per giunta… Brrr. Eppure Mourinho un turnover deve rischiarlo e Stankovic non si offenderebbe di sicuro in caso di stop. Diciamo anzi che ha mentalmente… in serbo un omaggio al connazionale Sinisa. Ma se poi andasse in campo, si batterebbe come sempre: per vincere. Mihajlovic lo sa, non si aspetterebbe regali nè lo giudicherebbe un traditore se Deki facesse male al suo Bologna. E’ la legge dello sport. Lasciando Deki a riposo, Mourinho può scegliere tra più opzioni. Se intende confermare il rombo, ecco alla ribalta Figo, un campione fin qui utilizzato a singhiozzo e perciò smanioso di darsi da fare. La soluzione numero due prevede l’impiego di Jimenez. Se lo Special cambia schema, ecco farsi avanti Mancini.

Fonte: Gazzetta dello Sport di Nicola Cecere
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