Coppe Champions League – Mourinho non è più così speciale

Champions League – Mourinho non è più così speciale

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Dopo l’eliminazione in Champions, la stampa inglese non risparmia critiche. “Lo spettacolo dello United mette in ginocchio Mou”

 

MourinhoPuò il risultato di una partita cambiare l’opinione nei confronti di una persona? Per la stampa inglese, a quanto pare, sì. Alla vigilia della super sfida di Champions League tra Manchester United e Inter, i giornalisti d’Oltremanica osannavano il tecnico nerazzurro Josè Mourinho. L’assenza dello Special One si sentiva in Premier League e in molti lo indicavano come il successore di sir Alex Ferguson sulla panchina dei ‘red devils’. Ora, però, dopo la sconfitta ad opera proprio del manager del Manchester United, le quotazioni del portoghese si sono notevolmente abbassate, almeno per la stampa inglese.

“Palpitante ma non di rilievo”, è il giudizio sulla prestazione dello United del Guardian, secondo cui nella sfida di Old Trafford è stata l’esperienza ai massimi livelli a fare la differenza tra le due squadre. “Nonostante sia apparsa più intraprendente della gara di San Siro, l’Inter non ha impressionato ad eccezione di Maicon e Javier Zanetti”, scrive il Daily Telegraph e non risparmia una frecciatina nei confronti del tecnico nerazzurro, spiegando che il solo momento in cui Mourinho è davvero riuscito a “toccare” il Manchester è stato quando ha abbracciato il collega Ferguson a fine partita. Il Times, a proposito dell’allenatore dell’Inter parla di “End of a aura”, mentre il Daily Mirror sentenzia: “Non sei più speciale”. Secondo il Sun, ora, c’è un nuovo speciale e si chiama Cristiano Ronaldo. Sulla stessa linea il Guardian che sottolinea come il tecnico portoghese non abbia fatto meglio del suo predecessore, Roberto Mancini, né degli altri diciassette tecnici che si sono alternati sulla panchina dell’Inter nei 22 anni in cui Ferguson è rimasto all’Old Trafford. “I veri speciali sono i club di Premier League”, è la sentenza del Telegraph, mentre il Daily Mail non risparmia qualche critica alla prestazione di Zlatan Ibrahimovic “che ha giocato come un semi-decente attaccante solo nel primo tempo”, spaventando in un paio di occasioni una difesa che, in questa stagione, in trenta gare su quarantotto ufficiali non ha subito reti al passivo.

“Lo spettacolo dei campioni dello United mette in ginocchio Mourinho”, è, invece, l’apertura dell’Independent che ricorda come “lo United possa essere battuto in certe occasioni ma è uno sforzo infernale riuscirci sempre”, con riferimento al record di vittorie del tecnico lusitano su Ferguson. Pur non al meglio, dunque, i ‘red devils’ hanno comunque staccato il biglietto dei quarti, scrive il Times: “Lo United é stato lontanissimo dalla gara dell’andata ma in questo momento non è necessario per loro essere al top della condizione per vincere, in campionato come in Europa”.

Un po’ meno velenosa è la stampa inglese nei confronti dell’altra italiana eliminata dalla Champions, la Roma, costretta a rivivere l’incubo della finale di Coppa dei Campioni 1984 persa ai rigori contro il Liverpool. Quest’anno, contro i giallorossi c’era l’Arsenal, ma il risultato non cambiato. I ‘gunners’ sono sopravvissuti “all’agonia e al dramma dei calci di rigore”, ma hanno dovuto vedersela con un Francesco Totti autore di una prestazione “magistrale”, almeno secondo l’Independent. Dello stesso avviso il Daily Mail: “Il capitano della Roma è stato eccezionale, un talismano che ha diretto il gioco in posizione arretrata, una costante minaccia”. “Il dramma dei rigori porta sollievo ad Arsene Wenger”, titola, invece, il Times che non dimentica il penalty non sanzionato a favore della Roma per fallo di Gael Clichy su Marco Motta. “L’Arsenal completa il trionfo dei club inglesi che non perdono un incontro con le italiane dal 2007″, puntualizza il Guardian con riferimento alla finale di Champions tra Milan e Liverpool. Prestazione di “energia e carattere”, quella dei ‘gunners’ che ora che ritroveranno anche Cesc Fábregas, Tomas Rosicky e Emmanuel Adebayor possono sperare di arrivare fino in fondo. “Con il calcio ingelse ancora dominatore d’Europa, è stato appropriaro che l’Arsenal si qualificasse proprio a Roma, capitale un tempo di un impero che dominava l’intero continente”, la chiususa del Telegraph.

Condivisibili oppure no, i giudizi della stampa inglese, la realtà, purtroppo, non sorride al BelPaese. Su otto squadre ai quarti di Champions, quattro sono inglesi, neanche una è italiana.


Fonte: Eurosport

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