Il grande match di San Siro ripropone il duello tra i due argentini. Diego può migliorare la sua media-gol. Il Pocho vuole riconquistare i tifosi tornando al gol dopo 6 mesi
Il traguardo è lo scudetto perché nella sua carriera l’unico titolo lo ha vinto nel 2001 (il campionato d’apertura con Racing Avellaneda), ma Diego Milito, al di là delle dichiarazioni di facciata, punta anche a qualcos’altro ovvero alla classifica dei marcatori. La scorsa stagione Zlatan Ibrahimovic gli ha soffiato il trono dei bomber all’ultima giornata; quest’anno, con lo svedese emigrato a Barcellona, l’ex punta del Genoa è insieme a Di Natale il favorito. Lo dicono anche alcune agenzie di scommesse che dopo la doppietta di Cagliari hanno abbassato la sua quota fino a 4,5, la stessa dell’attaccante dell’Udinese. Stasera contro il Napoli Diego avrà uno stimolo in più: a meno di colpi di scena in tribuna non ci sarà il ct Maradona, segnalato in partenza nel pomeriggio per Buenos Aires dopo un soggiorno in Italia, ma in compenso sul campo sfiderà il connazionale Lavezzi, uno dei suoi concorrenti per un posto nel reparto offensivo della Seleccion.
NUMERI – Milito ha segnato nelle ultime tre gare di serie A contro il Milan, il Parma e il Cagliari, imponendosi come il cannoniere nerazzurro di questo inizio di stagione. Al suo bottino personale, però, ha aggiunto anche un rigore procurato (contro il Bari) e 2 assist (nel derby). Numeri importanti per un centravanti alla prima esperienza in una grande squadra dopo i tanti gol firmati con il Racing Avellaneda, il Genoa e il Saragozza. Milito non è amante delle statistiche, ma anche lui ha notato che per il momento sta viaggiando sulle stesse medie della scorsa stagione, conclusa con all’attivo 24 reti in 31 presenze. Nel 2008-09, infatti, dopo 4 giornate era a quota 4 centri, gli stessi di adesso. E considerando che alla quinta ( FiorentinaGenoa 1-0) non era riuscito a battere Frey, stasera ha addirittura l’occasione per migliorarsi.
SUPER POCHO – Il Pocho e il Principe, Lavezzi e Milito, una sfida che si rinnova in Italia ma che tanto appassiona gli sportivi argentini. Chi dei due è più determinante dell’altro, meritevole di andare ai Mondiali, sa fare la differenza in campo e deliziare la platea? Dipendesse da Maradona, che quasi certamente vedrà la partita in tv con tanti argentini in campo al «Meazza», nessun dubbio: è Lavezzi. L’ha voluto in nazionale, l’ha fatto anche giocare perchè il napoletano a differenza di Milito ha caratteristiche tali da subentrare e seminare il panico nelle difese avversarie; perchè un pò gli somiglia negli atteggiamenti; perchè è più giovane e sta acquistando la furbizia dello scugnizzo in area di rigore. Ma Maradona che pure può scegliere tra tanti bomber di razza sta cominciando ad apprezzare anche la puntualità di Milito. Fosse dipeso da Moratti, invece, li avrebbe visti volentieri insieme nell’Inter: il Pocho ad inventare ed il Principe a gonfiare la rete.
MARECHIARO – E magari, dietro di loro, anche Marek Hamsik, il talentino slovacco che fa impazzire gli inglesi per la sua bravura negli inserimenti offensivi. Ci ha anche provato ma De Laurentiis, atteso in tribuna a San Siro, è stato irremovibile quanto cortese: «Caro Massimo, quei due sono incedibili, rappresentano il nostro futuro». Ma stasera Lavezzi e Milito saranno in campo a sfidarsi a distanza, ad ingaggiare un duello personale che dura già da un pò, a lottare per conquistarsi la scena. In Italia è in netto vantaggio il Principe: con la maglia del Genoa, Milito ha battuto due volte il Napoli di Lavezzi segnando anche un gol, a Marassi, dopo che il Pocho era andato a bersaglio al pronti via (dopo 24 secondi). Stasera, l’occasione per la grande rivincita.
Fonte: Corriere dello Sport di Rino Cesarano e Andrea Ramazzotti
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