Calcio Italiano 11-12-2012 SERIE A: I VOTI DELLA 16^ GIORNATA: TOTTI MERITA 10, BONUCCI...

11-12-2012 SERIE A: I VOTI DELLA 16^ GIORNATA: TOTTI MERITA 10, BONUCCI 1

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Voto 10… A Totti e allo show di Roma-Fiorentina

tottiLa partita più bella dell’anno arriva in un freddo sabato sera di dicembre. Merito di Roma e Fiorentina, due squadre che badano più all’attaccare che al difendere. Ma fanno tutto con classe, dandosi battaglia sino in fondo e lanciandosi su ogni pallone. È finita 4-2, sarebbero potuti arrivare molti più gol. Uno show in cui a vincere è il calcio. E Francesco Totti, che sale a quota 221 gol in Serie A in una serata magica. A 36 corre come un ragazzino, segna due reti e fa un assist, entrando anche nell’azione dell’1-0 di Castan. Un fuoriclasse pazzesco.

Voto 9 … A Stramaccioni ammazza grandi

Da quando si è seduto sulla panchina dell’Inter, i nerazzurri hanno vinto due volte su due con il Milan, hanno infranto l’imbattibilità in campionato e allo Juventus Stadium dei bianconeri di Conte e, adesso, hanno sconfitto anche il Napoli contendente per lo scudetto. Questa Inter ha ancora ampi margini di miglioramento. Ma negli scontri diretti ha qualcosa di più delle altre. Merito di un tecnico con un “tocco speciale” come Stramaccioni. Occhio, però, adesso si va a Roma contro la Lazio, l’unico tabù del baby-fenomeno della panchina.

Voto 8… Alla coppia Bergessio-Gomez

Se non fossero due attaccanti del Catania, di loro si parlerebbe sulle prime pagine di molti giornali. Una delle migliori coppie gol del campionato, capace di correre in fase difensiva e rilanciare in ogni ripartenza. Classe, velocità e sacrificio. Con anche dei gol non male. Vedere il 3-1 rifilato al Siena, con doppietta di Bergessio e show del “Papu”. Terzo non escluso Castro, da tenere d’occhio come rimpiazzo nel tridente rossazzurro al posto di un Barrientos sempre più sgonfio e scontento.

Voto 7… Al Chievo di Corini e Paloschi

Zitti zitti, i “mussi volanti” sono tornati e, dopo 16 giornate, eccoli a quota 18 punti in classifica. Dopo l’avvio difficilissimo con Mimmo Di Carlo in panchina, Eugenio Corini è riuscito a far tornare il sorriso ai gialloblù con un rendimento da 15 punti in 10 partite, perfetta media salvezza. E, nelle due vittorie consecutive in trasferta contro Genoa e Cagliari, è sbocciato il piccolo-grande Paloschi, autore di 4 gol in due partite. Un passaggio del testimone ideale con Pellissier, insolitamente lasciato in panchina per due volte di fila.

Voto 6… Al ritorno di Conte

Potete odiarlo o amarlo, ma è certo che la sua presenza a bordocampo mancasse non solo alla Juventus ma anche al calcio italiano in generale. Adesso è tornato e i bianconeri hanno risposto con una prestazione non eccelsa ma di carattere. Proprio quello che Conte è in grado di fornire stando più vicino ai suoi. Le anti-Juve varie sono già avvertite.

Voto 5… Al rigore di Pozzi, la violenza di Kozak

Pozzi entra in campo nella ripresa per dare la scossa a una Sampdoria sotto di due gol contro l’Udinese. Ma, una volta presentatosi dal dischetto per rimettere i blucerchiati in partita, pensa bene di calciare il solito rigore senza rincorsa. Regalo dolce come un cioccolatino per l’ottimo Brkic, specialista come il predecessore Handanovic nei tiri dagli undici metri. Il laziale, invece, macchia lo 0-0 di Bologna con un interventaccio da censura ai danni di Morleo. Qualcuno dovrebbe porgli un freno. Centravanti così scorretti e scoordinati non si vedevano da tempo.

Voto 4… Alla difesa del Napoli sui calci piazzati

Basta. La sconfitta di Milano contro l’Inter testimonia ulteriormente che non si può competere ad altissimo livello continuando a commettere errori come quello sul calcio piazzato che ha portato avanti i nerazzurri con Guarin. Da due anni a questa parte, il Napoli è un pianto in queste situazioni di gioco. E Mazzarri, bravo come pochi, è obbligato a porre rimedio. Come è possibile che gli azzurri prendano così tanti gol su calcio da fermo?

Voto 3… All’approccio del Parma

Se i crociati vogliono diventare la squadra rivelazione del campionato devono iniziare a smetterla di perdere sempre o quasi in trasferta e, soprattutto, di iniziare a giocare dopo aver preso uno o due schiaffi. Soltanto 5 punti ottenuti fuori dal Tardini sono un rendimento da retrocessione, altro che Europa League…

Voto 2… AI penosi posticipi del lunedì

I signori che sostengono l’utilità di giocare in Italia nel periodo natalizio prendano appunti dalla giornata di ieri. Un lunedì (giorno feriale e non festivo, certo) nel quale a Bologna si è arrivati sì e no a 3mila paganti e a Marassi non si è arrivati a 1500. Con il tragicomico caso dell’unico tifoso arrivato da Udine e subito eletto a mascotte di un calcio senza senso. La nostra cultura è questa, i nostri stadi fanno pena. Ci vogliamo rassegnare evitando di proporre posticipi del lunedì sera alle 21 in pieno dicembre? A proposito, in bocca al lupo alla Serie B per il suo doppio turno tra 26 e 30 dicembre. Anche queste, inutile girarci attorno, sono cose che non fanno bene al calcio.

Voto 1… Alla simulazione di Bonucci

La cosa peggiore nel pomeriggio di Palermo è la tragicomica simulazione del difensore bianconero, incapace di battere Ujkani e anche di procurarsi il rigore. Un gesto plateale e sciocco, almeno quanto deprecabile a livello estetico. “Dovevo tirare invece le idee mi si sono inceppate — si è poi giustificato su Twitter -. Giusta l’ammonizione, brutto esempio. Mi serva da lezione. Per il resto gran vittoria”. Almeno, si è scusato.

Voto 0… Al Genoa di Delneri

Sette sconfitte in otto partite, una squadra affossata dal suo arrivo a fine ottobre. Viene da chiedersi perché Preziosi abbia esonerato De Canio (domanda già posta al momento della separazione tra i due). Ma, soprattutto, ci si domanda se Delneri non abbia fatto più felici i tifosi della Sampdoria da tecnico blucerchiato o da mister rossoblù. E viceversa.

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