Doveva rientrare dal Sudamerica oggi, ma ha avvertito che il suo arrivo slitterà. L’argentino si giustifica: «Ho perso il passaporto». Ma il presidente tuona: «Era già successo con Datolo, ora siamo stanchi»
A due giorni dalla partita con il Bologna, scoppia un caso nel Napoli. Da Montevideo, dove aveva fatto da spettatore alla sfida Uruguay- Argentina per le qualificazioni mondiali, Lavezzi chiama ed informa di aver smarrito il passaporto. Di non essere in grado di arrivare oggi, come da programma. Raccoglie la telefonata, Riccardo Bigon, il nuovo direttore sportivo. I due neanche si conoscono. Bigon chiede spiegazioni, invita il giocatore ad attivarsi per produrre un duplicato, si prodiga per organizzare il rientro con un altro volo. Insomma, attimi di sbandamento e tensione a Castelvolturno. Bigon provvede ad informare immediatamente De Laurentiis e subito dopo Mazzarri. Il presidente va su tutte le furie: « Prima era successo a Dàtolo, ora a Lavezzi. Siamo stanchi di avere a che fare con argentini disattenti e poco professionali. Per Dàtolo dissero che la dimenticanza era stata della federazione argentina, per Lavezzi non è stato così. Era in tribuna ed avrebbe dovuto avere tutto l’interesse di tornare presto e fare la conoscenza con il nuovo allenatore ».