Ieri il presidente Andrea Agnelli ha scritto una lettera aperta ai tifosi della Juve. Poche righe per sottolineare le linee guida del suo programma. Un’uscita tempestiva per dire che la Juve sta portando avanti un importante mutamento societario, una campagna di rafforzamento per «costruire una squadra capace di vincere contro qualunque avversario» e un impegno preciso su Calciopoli 2.
Giusto che Agnelli scendesse in campo per fare un po’ di chiarezza soprattutto su temi caldi come mercato e giustizia. In questi giorni la Juve è scatenata su rinforzi e vendite. Il nuovo direttore generale Marotta è al centro di tutto e il presidente ne legittima ulteriormente il lavoro con una fortissima dose di fiducia definendolo «l’acquisto più importante della stagione». La Juve non può farsi prendere per il collo pur avendo fretta, deve centrare acquisti utili alla costruzione di una squadra vincente e ha bisogno di vendere giocatori non più idonei a indossare la maglia bianconera. Tutto ciò in un quadro che, grazie anche al lavoro di Del Neri, «ristabilisca cultura e disciplina sportiva nello spogliatoio».
Ovviamente non è semplice, ma questa è la strada. Nel frattempo i tifosi ondeggiano fra nomi altisonanti o meno di mercato, l’indignazione per le vicende legate alla (in)giustizia sportiva, la delusione cocente per l’ultima stagione. Fra chi si avvinghia fideisticamente al nome di Andrea Agnelli e chi parla di ridimensionamento c’è un mare di diffidenza che il neo presidente vuole navigare con passione e impegno pur esponendosi a qualche critica. Non la teme perché sa dove vuole arrivare con la consapevolezza di non prendere in giro nessuno. C’è molto lavoro da svolgere, ma la volontà precisa è ricostruire una Juve vincente senza proclami o facili illusioni.
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