Oggi gli avvocati comunicheranno il nome del misterioso candidato acquirente
Oggi, bontà sua, Mister X svelerà la propria identità, cinquantun giorni dopo la parziale e grottesca manifestazione a mezzo stampa. Lo farà attraverso i tre avvocati incaricati di avviare le trattative volte all’acquisto del Torino (nonché di rappresentarlo al cospetto dell’opinione pubblica): la conferenza stampa, a cui l’aspirante compratore non parteciperà, è convocata per le 15.30 in un hotel del centro. Urbano Cairo, fin dalla prima ora, ha affermato di non volerne sapere: lo ha ribadito ancora ieri, alla vigilia dell’atteso X-Day. Avanti lo stesso. Oggi conosceremo la persona che progetta – parole dei suoi avvocati nel giorno della loro surreale epifania e in un successivo comunicato di gennaio – «la qualificazione in Champions League entro tre anni», la rifondazione del vivaio, «uno stadio di proprietà con annesso impianto sportivo» e tante altre belle cose. Oggi saranno «esposte le linee programmatiche per la gestione societaria e sportiva», forse si entrerà nel dettaglio, nella speranza di ingolosire i tifosi, ora angosciati dall’andamento del campionato e adirati per le promesse non mantenute da Cairo in sede di campagna acquisti.
Attenzione, però: la gente del Toro spera in un futuro migliore – è un esercizio in cui si logora da anni – ma non è disposta ad accogliere docilmente chiunque le prospetti orizzonti sereni, se non di gloria. Pretende concretezza e responsabilità. Troppe aperture di credito sono andate deluse per accordare una fiducia cieca ai venditori di sogni. In questi cinquantun giorni s’è assistito a una sarabanda di ipotesi e indiscrezioni, alcune persino divertenti nella loro assurdità. La curiosità è lievitata in misura direttamente proporzionale alle aspettative. Ma la sensazione è che l’identikit tracciato dai tre avvocati alla vigilia di Natale non sia perfettamente aderente all’identità del personaggio che oggi verrà svelato. Prudenza e alcune indicazioni suggeriscono di non aspettarsi il nome in grado di suscitare un ”ooh” di stupore (anzi). Certo, oggi i tre avvocati dovranno dare molte spiegazioni, innanzitutto sull’anomalia d’una vicenda assai poco trasparente: di solito le trattative per l’acquisizione di una società non si conducono in questo modo. Anche la storia della straordinaria eredità di cui Mister X sarebbe entrato in possesso è da chiarire: esiste, non esiste, è stato solo un artifizio? Dopo vent’anni di gestioni tragicomiche, il Torino ha bisogno di serietà.
Fonte: Tutto Sport di Claudio Casagrande
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