Calcio Italiano Atalanta, presentato Gregucci. “Voglio giocarmi le mie carte”

Atalanta, presentato Gregucci. “Voglio giocarmi le mie carte”

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Il neo tecnico presentato oggi prende il posto di Del Neri.

 

GregucciAngelo Gregucci ha già inquadrato quali saranno gli obiettivi per la stagione che verrà. Presentato stamattina a Bergamo, il neo tecnico dell’Atalanta ha tracciato le linee guida per il prossimo campionato: “La salvezza, l’innalzamento del patrimonio dei giocatori e la valorizzazione dei giovani“. Ecco i suoi obiettivi.

“Sono stimolato al massimo – ha aggiunto -, per me è una grande chance di crescita professionale. Sono umile, non sono un allenatore con un talento divino. So che devo lavorare duramente, sudore, lacrime e sacrificio sono il mio pane. E comunque, il calcio non l’ho inventato io ma nemmeno gli altri“.

E Gregucci ripartirà dal lavoro del suo predecessore Gigi Del Neri: “Non stravolgerò il patrimonio tattico che la squadra ha consolidato nei due anni con Del Neri. Gioca a memoria, ha un dna ben preciso e non ho intenzione di cambiare, anche perchè ci guadagnerà subito il lavoro sul campo. Naturalmente ho le mie idee, ma la base c’è già. L’importante sarà lavorare con sacrificio e dedizione. Nel calcio non s’inventa nulla e io non ho un modulo che devo per forza adottare. Mi piace la difesa alta con quattro giocatori e negli ultimi sedici metri preferisco marcare a uomo invece che pensare a dove va la palla. Ma non sono dogmi. Il ritiro sarà fondamentale per conoscere le qualità dei giocatori e per pensare a come far risaltare il loro patrimonio tecnico. Questo è l’importante, così come produrre un calcio compatto, in cui vengano sviluppate bene le due fasi. Non è il modulo che determina il successo di una squadra, ma la qualità dei giocatori“.

Poi una parola sul calciomercato: “Ho molto fiducia nel mercato che opererà l’Atalanta. Con Osti c’è stata venerdì una prima riunione. Ne parleremo ancora, io darò un orientamento, ma le decisioni finali saranno della società. Doni sarà un giocatore ancora fondamentale. Padoin l’ho già allenato e ho visto che è migliorato molto. Anche Valdes è stato un mio giocatore: dopo aver cambiato diversi ruoli, penso che si sia specializzato nel ruolo di esterno sinistro, ha qualità tecniche e una buona esperienza, può essere l’alternativa più offensiva a Padoin. Sgrigna, Raimondi e Morosini? Sono tutti giocatori del mio Vicenza che stimo e che hanno tenuto un buon rendimento. Morosini e Raimondi li conoscete già, Sgrigna è un centrocampista offensivo tecnicamente ben dotato. Vedremo quali possibilità ci darà il mercato”.


Fonte: Goal.com

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