Il club rossonero punterà su Hernanes, considerato il nuovo Kakà. Robinho e Villa le alternative. E in attacco Adebayor più del sogno Eto’o
Hernanes, Robinho, Ronaldinho, Kakà, Pato, con Berlusconi a dettare il
futuro del Milan. E’ stata un’altra giornata infuocata in via Turati. I brasiliani, in entrata e in uscita da una parte, il presidente dall’altra. Ieri il capo del Governo e del Milan è intervenuto come di consueto alla trasmissione Rai di “ Porta a Porta” e su Kakà ha detto: « Non ho ancora parlato con lui. Lo farò lunedì e poi vedremo quali saranno le decisioni». Le conosce il mondo intero, premier compreso, le decisioni, ma le elezioni sono dietro l’angolo. Ha aggiunto: «Noi eravamo attaccatissimi a Shevchenko, ma quando è arrivata un’offerta che non potevamo eguagliare, ho provato a parlargli, però alla fine ha deciso di andare via. Sono i nostri ragazzi che devono scegliere dove giocare e come approfittare di una carriera breve per mettere da parte un patrimonio per loro e i loro figli » . Per Berlusconi, il sostituto di Kakà, ovviamente, può essere uno solo: «E’ troppo presto per pensare al dopo, ma teniamo presente che abbiamo un certo signore che si chiama Ronaldinho e che quest’anno ha giocato poco. Speravo anche in un ritorno di Gourcuff, ma resterà al Bordeaux » . Leonardo è avvertito: Ronaldinho forever. Non si muoverà invece Pato: «Non andrà al Chelsea nella maniera più assoluta » , ha garantito Berlusconi. Ma, come vedremo, anche intorno al giovane brasiliano si sta scatenando un putiferio.
HERNANES – Il Milan lo sta seguendo da tempo. Ha molto per piacere a Leonardo e a Galliani, ha soprattutto un’etichetta: i brasiliani lo considerano il nuovo Kakà. E siccome il Milan potrebbe giocare (in alternativa al 4-3-3) con lo stesso rombo di Ancelotti, ecco fatta la sostituzione: Hernanes, ventiquattrenne di talento al posto di Kakà, dietro a Pato e Ronaldinho. Gioca nel San Paolo, è extracomunitario, costa 15 milioni. Non mancano le alternative. Una potrebbe essere proprio il miglior amico di Kakà, il connazionale Robinho. Potrebbe lasciare il Manchester City che, invece, sta per ingaggiare Tevez in rotta di collisione con il Manchester United. E dire che era stato proprio Robinho uno dei principali sponsor di Kakà al City lo scorso gennaio. Dopo Robinho, lo spagnolo Villa (Valencia) che, a prescindere dalle doti tecniche, ha due importanti peculiarità: è comunitario e il suo cartellino dovrebbe costare non più di 25 milioni di euro, rispetto ai 30 di Robinho. E sempre dal Valencia, ecco che può arrivare anche David Silva, esterno (ma alla bisogna può accentrarsi) di sinistra nel 4-4-2. Ma la società rossonera continua a cercare anche una prima punta. Il sogno è Eto‘o, la certezza potrebbe essere Adebayor. Il camerunense, tra l’altro gratificato dallo stato di comunitario, sta andando in scadenza di contratto (30 giugno 2010) e potrebbe essere già acquistato pagando un indennizzo non superiore ai 20 milioni di euro. Ma il club di via Turati teme che, più che l’investimento per l’acquisto, a lungo andare sia l’ingaggio di Eto’o (attualmente guadagna 6 milioni di euro netti all’anno) a non far quadrare più i conti del delicatissimo bilancio rossonero. In effetti l’operazione-Kakà avrà anche lo scopo di «calmierare» il monte-ingaggi. Ceduto il brasiliano al Real Madrid (nella nuova stagione avrebbe visto il suo incrementato a 11 milioni di euro netti a stagione), andrebbe a Ronaldinho (6,5) il primato dello stipendio più alto di Milanello. Eto’o partirebbe già da una base elevata mentre Adebayor ( un vecchio «pallino» di Ancelotti) potrebbe salire al massimo a cinque milioni di euro. Adesso dall’Arsenal ne percepisce quattro.
Fonte: Corriere dello Sport di Alberto Polverosi – Furio Fedele
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