Papadopulo non sente pressione in vista della sfida con il Milan. “Dobbiamo metterci in testa che la gara di domani è una delle trentotto partite del campionato e noi dobbiamo arrivare a raggiungere i traguardi e gli obiettivi che ci siamo prefissi. Ci arriveremo passando attraverso vittorie e risultati diversi: dobbiamo essere pronti ad accettare anche dei “non-risultati”, come quello di domenica col Chievo, specialmente se scaturiscono da prestazioni non in linea con le attese“.
Il fatto che non giochi Ronaldinho, secondo il tecnico, non può essere un vantaggio per i felsinei. “Stiamo parlando di Ronaldinho: mi sembra irriverente sostenere una cosa simile. Lui, come anche gli altri giocatori che nel Milan coprono il suo ruolo, è da tenere in grossa considerazione. Tra l’altro, andiamo ad affrontare una squadra in pieno recupero psicofisico sapendo di essere al di sotto dei loro valori. Ma andremo a Milano per cercare di fare una buona gara e ottenere buon risultato: non do mai niente per perso. Sarà importante l’aspetto tattico: dovremo giocare una partita intelligente e senza soccombere sul piano fisico“.
Papadopulo non si sente messo in discussione. “Dopo una sola sconfitta, sarebbe grave. Renzo Menarini poco fa mi ha detto di stare sereno, ma non c’era nemmeno bisogno di questa rassicurazione. Del resto, non vedo perché una persona che, arrivata in una situazione disastrata, ha fatto qualcosa che è stato paragonato a un miracolo debba venire sfiduciata dopo una sconfitta, il tutto alla guida di una squadra che si deve salvare“.
