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Bundesliga, Il Bayern cala il tris, a picco il Borussia M. Guardiola non fallisce

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GuardiolaQuesta volta nessuna brutta sorpresa. Questa volta l’esordio è decisamente positivo. Il Bayern della nuova gestione Guardiola parte con il piede giusto nella sua nuova stagione di Bundes e supera con un convincente 3-1 il Borussia Moenchengladbach di Favre. Bavaresi trascinati dalle solite incredibili giocate di Ribery e dai gol di Robben, Mandzukic e Alba su rigore (dopo che un minuto prima Muller si era fatto ipnotizzare da te Stegen). Per il ‘Gladbach l’unico gol è un regalo di Dante, che con un anticipo folle infila Neur a metà primo tempo.

BAVARESI VECCHIO STILE – Sarà stato il leggero risentimento di Thiago Alcantara, saranno state i malumori che già erano montati dopo la brutta prova in Supercoppa di Germania contro il BVB, ma per la prima di campionato Guardiola torna alle origini. O quasi. Davanti alla difesa c’è tutta la sicurezza di Schweinsteiger, al suo fianco Muller e Toni Kroos, larghi Robben e Ribery e a far la punta – per davvero – Mario Mandzukic. E come per magia, finiti gli esperimenti, il Bayern si ritrova.

STELLE LUCENTI Ribery è ispiratissimo, Robben lavora a dovere, Mandzukic fa il 9 in una squadra che col 9 ci gioca dalla notte dei tempi, e i biancorossi bavaresi ritrovano se stessi. Dopo 12 minuti dai piedi di Ribery parte un pallone delizioso che è preda del taglio di Robben alle spalle della difesa. E’ l’1-0. Passano 4 minuti e Mandzukic, in piena area, sfrutta la respinta corta di ter Stegen sulla conclusione volante di Ribery. Il 2-0 è finito e il disco che passa all’Allianz Arena è (quasi) lo stesso della passata stagione.

DAVANTI OK, DIETRO… – Già, c’è un quasi tra parentesi che è giusto sottolineare. Se il Bayern davanti fa paura e in mezzo al campo dimostra di aver già assorbito buona parte della filosofia catalana – “palla a terra e facciamola girare a oltranza” – dietro, quando di espone alle buone ripartenze degli uomini di Favre, qualche limite lo fa ancora vedere.

FA TUTTO IL BAYERN… – Ed proprio una di queste ripartenze che il Borussia Moenchengladbach accorcia le distanze. Al 29’ Neur è chiamato al miracolo con la conclusione da metri 4 di Kruse ma poi, 10 minuti più tardi, non può nulla quando da un cross dalla sinistra di Arango è anticipato in uscita bassa dal tackle di Dante. Pallone in rete e gara che va all’intervallo come “potenzialmente riaperta”.

‘GLADBACH GAGLIARDO – E’ riaperta, di fatto, lo è per almeno 15 minuti del secondo tempo. Il ‘Gladbach risponde con velocissime ripartenze al tentativo di addormentare la gara del possesso guardiolano e i bavaresi, in un paio di occasioni, devono ancora affidarsi a Neur e alla scarsa precisione in area di Kruse.

FOLLIA DOMINGUEZ – Insomma, sembra poterci essere partita fino alla fine, ma è la follia di Dominguez che a 20 minuti dalla fine leva le speranze degli ospiti. Il centrale spagnolo prima interviene con un goffo fallo di mano: il guardalinee segnala il penalty ma Muller si fa ipnotizzare da ter Stegen; sulla respinta però, ancora Dominguez, entra nella storia del calcio e con il braccio allargato ferma di nuovo il pallone. Altro penalty. Questa volta dal dischetto da Alaba e il giovane portiere del Borussia non può nulla.

IL VERO AVVERSARIO – Il match, di fatto, finisce lì. Guardiola, a quindici dalla fine, si concede nuovamente ai suoi esperimenti, piazzando Lahm in mediana e facendo entrare Rafinha al posto di Schweinsteiger. Il Bayern controlla e porta a casa tre punti che lasciano, già dopo solo 90 minuti, una singola sensazione: il vero avversario del Bayern sarà il Bayern stesso. Aggiustare la fase difensiva e dare un taglio agli esprimenti potrebbe essere più che sufficiente per una nuova stagione da dominatori.

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