La Roma Americana finora ha sempre viaggiato su livelli al di sotto delle aspettative. Il buon avvio di stagione con Zeman al timone aveva fatto sognare la tifoseria e la dirigenza, il risveglio, però, è stato piuttosto brusco. Adesso le speranze di salvare la stagione sono affidate ad Aurelio Andreazzoli, membro dello staff tecnico giallorosso dai tempi di Luciano Spalletti. E proprio l’allenatore dello Zenit ha dato il suo endorsment al suo ex collaboratore dicendo che non si tratta di un semplice traghettatore, anzi.
L’impressione è che i dirigenti la pensino in maniera diversa, se è vero come è vero, che il pressing su Christian Panucci aumenta di giorno in giorno. Ma anche la soluzione Panucci potrebbe essere destinata a durare soltanto sei mesi. Ecco quindi stagliarsi all’orizzonte l’ombra di una coppia di fatto, a termine.
Un tandem Panucci-Andreazzoli ha un obiettivo a breve termine molto chiaro: rasserenare lo spogliatoio. Il gruppo della Roma è sempre stato determinante nelle scelte della società quando c’era la famiglia Sensi nella stanza dei bottoni e la situazione sembra essere tornata quella di una volta. Zeman ha pagato anche la gestione del caso De Rossi, cui è stato preferito sempre Tachtsidis (???), fattore che ha messo il “Senato” della squadra in allarme. E, come successo qualche anno fa a Claudio Ranieri, la squadra ha smesso di girare. Insostenibile l’idea che si sia cercato di cacciare il tecnico boemo dallo spogliatoio, ma sicuramente si è visto che, al di là delle dichiarazioni di facciata, la squadra non seguiva più il suo allenatore senza se e senza ma. L’ultima volta che si era verificata una situazione simile, con l’esonero del suddetto Ranieri, arrivò un’altra soluzione interna: Vincenzo Montella. Resta lui il più grande rimpianto del popolo giallorosso. La scelta di sostituirlo con Luis Enrique si è rivelata del tutto sbagliata, soprattutto alla luce dei risultati raggiunti da entrambi i tecnici la scorsa stagione, con Montella eroe a Catania e Luis Enrique, “suocera” all’Olimpico. L’errore, come il postino, suona sempre due volte. Montella era stato vicino alla panchina della Roma anche questa estate ma si preferì cavalcare l’onda dell’emozione con il ritorno di Zeman. E Della Valle ancora gongola. La scelta di Andreazzoli e Panucci non è quindi casuale. La dirigenza, in cuor suo, spera di trovare un Montella 2.0. Le chance di rivedere il tandem al comando la prossima stagione tuttavia sono poche. All’ombra del Colosseo potrebbe arrivare un giallorosso vero e, soprattutto, vincente: Carlo Ancelotti.