IL CASO GUARIN-VUCINIC: UNA VERA PORCATA BIANCONERA, ALTRO CHE COMICHE NERAZZURRE

Il Calciomercato è stato sempre così e lo sarà sempre. Le trattative possono saltare da un momento all’altro ed anche qualche minuto prima delle firme sui contratti.  Il teatrino montato dalla Juventus,  e nello specifico dal sig. Marotta, ormai abituato a piangere anche lui come Conte, e dalla stampa che gli lecca anche i pantaloni,  hanno fatto intendere, specialmente ai loro tifosi e i media, che l’affare Vucinic-Guarin è saltato come un caso raro di stop alla trattativa a pochi minuti dalla fumata bianca. Ma questa gente dove vive.  I dettagli in ogni trattativa, lo sanno anche le pietre,  hanno la loro importanza e per l’Inter sono stati dettagli di valore tecnico ed economico e si è deciso di tirare il freno a mano. Apriti cielo. Marotta non commenta, freddo e gelido si permette di dire “situazione sconcertante”. Ma dove vive anche lui e tutta la truppa bianconera.  Il piatto è servito, avevano fatto la bocca dolce per uno scambio che non esisteva nè in cielo e nè in terra.I  Moratti e Thohir sono stati lucidi e determinanti a comunicare ufficialmente la bocciatura della trattativa, senza farsi influenzare dal popolo nerazzurro che protestava sotto gli uffici dell’Inter.  Le condizioni tecniche ed economiche non soddisfacevano i nerazzurri  e si è detto elegantemente stop. La decisione è stata mal digerita dalla Juventus, che non si aspettava il duro colpo  ed i media amici juventini, invece, hanno costruito un quadro vergognosamente pro-Juve. senza dire la minima verità di come la cosa si è evoluta. La stampa amica ha fatto intendere che l’Inter aveva accettato il conguaglio di uno o due milioni offerto dal Juve quando invece la realtà della trattativa recitava un’altro copione: ovvero che la differenza fra i due cartellini non doveva essere inferiore ai cinque milioni di euro. I ventisette anni di Fredy Guarin contro i trentuno di Mirko Vucinic  e le condizioni fisiche attuali erano tutte pro-Inter. La dirigenza dell’Inter non ha accettato l’elemosina offerta e Thohir ha fatto saltare il banco ed ha deciso di non farsi prendere per la gola dai dirigenti juventini forti della volontà di Guarin che voleva solo la Juve. La verità è questa, nessuna comica nerazzurra e nessuna decisione sconcertante, all’Inter non è convenuto più trattare di fronte a certe cifre ed ha chiuso la porta allo scambio. La Juventus, i suoi tifosi e le sue penne amiche avevano già fatto la bocca dolce e per questo lo stop all’affare ha mandato su tutte le furie l’intera combriccola bianconera. Per bocca della Juve,  la comica sarebbe l’Inter che in realtà ha difeso un suo bene da un sistema di sciacallaggio che alla famiglia Moratti e al presidente Thohir non è piaciuto ed hanno deciso di non farsi mettere i piedi in faccia. Una vera porcata bianconera, altro che comiche nerazzurre. I tifosi dell’Inter devono essere tranquilli e fiduciosi della famiglia Moratti e del presidente Thohir che hanno dimostrato ancora una volta che la dignità nerazzura ha il suo valore. Il problema ora è Fredy Guarin che deve spiegare al popolo nerazzurro la sua decisione di non voler più difendere i colori dell’Inter e farà bene Walter Mazzarri a mandarlo davvero in tribuna e neanche in panchina.