Sono bastate due parole: “top player” per accendere in casa nerazzurra un entusiasmo che mancava sul mercato da tempo immemorabile. Dai tempi in cui l’estate era il periodo dell’anno in cui Moratti aggrediva la sessione alla ricerca dei fuoriclasse giusti per riportare l’Inter ai livelli che aveva sempre sognato, e non viceversa la stagione delle cessioni importanti per fare cassa e tagliare gli ingaggi.
Difficile prevedere quale possa essere il campione immaginato dal presidente interista, ma di certo i presupposti per una riorganizzazione in grado di riportare in auge i colori nerazzurri ci sono eccome.
A questo proposito, senza sbizzarrirsi in sogni irrealizzabili, oggi sarà la giornata di Mauricio Isla: l’esterno cileno ed il club di corso Vittorio Emanuele hanno un accordo da maggio, quando per la prima volta vi parlammo della trattativa. A stretto giro di posta dovrebbe sbloccarsi la situazione anche con la Juventus, posta la volontà congiunta dei bianconeri di cedere e dell’Inter di acquistare.
Ore decisive anche per Dragovic, nonostante l’arrivo del difensore del Basilea sia legato a doppio filo con l’esigenza di portare a termine una o due operazioni in uscita: Mazzarri valuterà in ritiro Chivu, ma le indicazioni sono quelle di due strade destinate a separarsi. Per Ranocchia le valutazioni sono contrastanti: resta a meno di offerte particolarmente interessanti, meglio se solamente cash. Zuniga è l’unica contropartita gradita se dovesse essere il Napoli a dare l’assalto al difensore.
In uscita c’è anche Kuzmanovic al quale comunque Mazzarri è intenzionato a dare una chance: il basso costo con cui è stato acquistato suggerisce però una facile plusvalenza. La Premier League incombe. In attesa del top player, per il quale non ci esponiamo in nomi al momento fuori da ogni logica (l’unica idea degna di nota sarebbe Lavezzi per i rapporti con Mazzarri ed il suo entourage) l’Inter dimostra di voler tornare protagonista.
