In attesa di Diego resta aperta la pista che porta allo slovacco del Napoli. Il presidente bianconero all’amico De Laurentiis: «Se lo vendi, dallo a me non all’Inter»
«Mi raccomando, Aurelio: se decidi di vendere Hamsik non darlo all’Inter, cedilo a noi». Più che la richiesta ufficiale del presidente della Juventus al collega del Napoli, quella di Giovanni Cobolli Gigli è una preghiera rivolta all’amico Aurelio De Laurentiis. I due numeri uno si conoscono da parecchi anni e mai avrebbero pensato un giorno di guidare due grandi club di serie A. Facendo così leva sui rapporti personali, il bianconero spera di avere qualche chance in più, rispetto al club nerazzurro, di mettere le mani sul centrocampista slovacco. Sempre che Hamsik lasci Napoli, anche se affiorano tre nodi che lo separano dai partenopei e intorno ai quali si giocherà il suo futuro.
RITOCCO – Ingaggio, diritti d’immagine, questione tecnica: sono questi i tre temi che il giocatore intende discutere con la società dopo Pasqua, quando Jurelaj Venglos, il suo procuratore, volerà in Italia per incontrare il dg Pierpaolo Marino. In cima alla lista c’è il rinnovo contrattuale: attualmente Hamsik guadagna 850 mila euro a stagione, un pochino meno di Lavezzi, che ha strappato un compenso annuo da 1 milione e cento. Cifre comunque inferiori all’exploit di entrambi i giocatori che, soprattutto nella prima parte dell’annata, hanno trascinato la squadra. Così Hamsik, come l’attaccante argentino, chiede un adeguamento dell’ingaggio in linea a quello di un campione che ha saputo conquistare la gente di Napoli e, alla seconda stagione con la maglia azzurra, ha vinto l’Oscar dei giovani battendo concorrenti del calibro di Sebastian Giovinco e Mario Balotelli.
Fonte: Tutto Sport di Marina Salvetti
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