Calcio Italiano Juve, con Zaccheroni si lavora duro

Juve, con Zaccheroni si lavora duro

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Il tecnico chiede impegno e concentrazione. A Livorno i bianconeri devono invertire la tendenza e tornare al successo, che manca da Parma. Domani inizieranno le prove di tattica: ipotesi difesa a tre


ZaccheroniQuattro giorni per rilanciare la Juve. Alberto Zaccheroni non perde un attimo della sua prima settimana intera alla guida dei bianconeri, così a Vinovo si lavora duramente. Il tempo è poco e bisogna sfruttare ogni momento a disposizione. Nella serata d’esordio il nuovo tecnico juventino non ha potuto incidere granché sul gruppo, avendo soltanto due giorni di lavoro alle spalle. Ha notato i pregi e i difetti mostrati nella gara con la Lazio e da ieri ha iniziato a proporre i correttivi e a spiegare in modo più approfondito le sue idee. Ha incominciato con colloqui individuali, utili anche per dare nuove motivazioni ai singoli, in attesa di partire con le prove sul campo. A Livorno bisognerà invertire la tendenza e tornare al successo, che manca dalla trasferta di Parma dell’Epifania, anche se non sarà per niente facile.

EMERGENZA A CENTROCAMPO – La parola emergenza infatti è sempre di casa alla Juve, un problema in più per Zac che già si trova di fronte all’arduo compito di dover riportare in carreggiata una macchina che ha sbandato troppo volte quest’anno. Tra infortuni (Poulsen, Marchisio, Camoranesi e Salihamidzic) e squalifiche (Sissoko, oltre a Grygera in difesa), sabato sera mancherà infatti quasi tutto il centrocampo. Le novità tattiche quindi non saranno radicali, mancano tempo e uomini per far assimilare cambi rivoluzionari. Alcune però ci saranno, come ha assicurato lo stesso Zaccheroni. Perché c’è la difesa da blindare: 29 gol subiti, più di uno a partita, non possono lasciare indifferenti; testimoniano piuttosto la fragilità della retroguardia bianconera e più in generale le difficoltà in fase di non possesso palla. E poi perché c’è da aggiustare la disposizione degli uomini in campo. Bisogna, ad esempio, occupare meglio gli spazi piuttosto che intasarli. L’ha fatto notare lo stesso tecnico romagnolo domenica sera.

IL RILANCIO – Il rilancio della Juve passa da qui: attenzione in difesa, compattezza di squadra, novità tattiche per sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori, Diego in testa. Oggi il brasiliano si è allenato soltanto in palestra, insieme a Felipe Melo. Entrambi dovrebbero comunque rientrare in gruppo domani quando inizieranno le prove di tattica. E se è improbabile che Zaccheroni si affidi subito al 3-4-3, il modulo che ha contraddistinto i successi della sua carriera, non è da escludere comunque qualche correttivo al 4-3-1-2 su cui è stata costruita la Juve. Partendo magari dalla difesa a tre, con due esterni di centrocampo come Caceres a destra e De Ceglie a sinistra abili nella spinta e a ripiegare per comporre una retroguardia a cinque. In attacco, poi, mancando le alternative (soprattutto Iaquinta, ideale per questo modulo) ecco allora Diego, punto focale del gioco negli intendimenti del successore di Ferrara, dietro a Del Piero e Amauri. La rivoluzione dunque si farà per gradi. «Mi aspetto una squadra in crescita», confidava Zac dopo il debutto. Una vittoria a Livorno sarebbe di sicuro un passo importante in avanti.

Fonte: Tutto Sport
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