Antonio Conte fa mea culpa dopo l’infuocato post Juve-Genoa, che gli è costato due turni. “Chiedo scusa per il mio comportamento, abbiamo esagerato tutti, mi auguro che episodi del genere non si ripetano”, le sue parole riferite da alcuni presenti all’annuale incontro fra arbitri, allenatori e capitani. “Si è accorto di essere andato oltre – ha detto il designatore di Serie A Stefano Braschi – L’episodio di Granqvist al limite ma non da rigore”.
“Si punisce il tocco di mano se volontario, se il giocatore aumenta il proprio volume con le braccia. Quello di Granqvist – ha continuato Braschi – era involontario, si è calciato il pallone sul braccio. Guida ha potuto prendere questa decisione con certezza assoluta di quello che è successo”.
In platea si sono incrociati anche il capitano dell’Udinese Di Natale e l’arbitro Valeri, che ha scatenato la rabbia dei friulani fischiando un rigore a favore del Milan nei minuti di recupero. “E’ semplice: non era rigore, l’arbitro ha sbagliato. Come sempre quando sbagliamo, all’Udinese diciamo che ci dispiace ma fa parte del gioco”, ha spiegato ancora Braschi, senza svelare se per Valeri si profila un turno di stop: “Lo deciderò con serenità”.
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