Se ad una classica del nostro campionato come Juventus-Inter, il derby d’Italia, si aggiungono anche motivazioni d’alta, altissima, classifica, ecco che la sfida fra le due storiche rivali della Serie A diventa una tappa assolutamente fondamentale verso il titolo.
Ma se per la Juventus essere sopra tutte le altre formazioni della massima serie era qualcosa di praticamente scontato, la nuova Inter di Andrea Stramaccioni può essere considerata una piccola sorpresa. Con il Napoli candidato d’obbligo ad essere l’unica rivale dei bianconeri, i nerazzurri hanno lavorato a fari spenti per cercare di ritrovare anche solo una parte dello splendore degli anni sotto la guida di Mancini, prima, e Mourinho, poi.
Superati brillantemente alcuni ostacoli d’inizio stagione, la compagine di capitan Zanetti è riuscita a trovare un’anima e una concretezza che contraddistinguono solo le grandi squadre. Perfetto esempio di questa “rinascita” nerazzurra è la gara di ieri contro la Samp. Dopo un primo tempo non eccelso, chiuso in svantaggio di una rete, l’Inter ha ripreso le fila del match prendendo il largo nei confronti di un avversario inferiore sul piano tecnico ma arrivato a San Siro per invertire un trend negativo molto pericoloso.
Difesa, centrocampo e attacco sono tutti reparti ben equipaggiati ed equilibrati nella truppa di Stramaccioni. Ma se il tridente Palacio-Cassano-Milito è in giornata non ha eguali. La Juventus è avvisata…
