Diego e Silva nel mirino. La cessione del portiere porterebbe altri grandi acquisti: piacciono Thiago Motta ed Eto’o. Tra i pali Abbiati o Marchetti. In uscita Nedved, che ha annunciato la sua voglia di smettere, Trezeguet sembra aver scollato per l’ennesima volta il suo rapporto con l’ambiente, mentre Poulsen non ha convinto
La Juventus riflette, lavora sodo, costruisce il suo futuro consapevole di non volere e potere (e dovere) sbagliare una mossa. Perché potrebbe anche andar bene questa stagione, ma dal 20092010 il gap con l’Inter andrà azzerrato, il testa a testa dovrà correre sul filo di pochi punti, non i dieci alla vigilia di questo scontro diretto in campionato. Nedved ha annunciato la sua voglia di smettere davvero, Trezeguet sembra aver scollato per l’ennesima volta il suo rapporto con l’ambiente (i cocci dopo la discussione con Ranieri sono stati rimessi insieme un po’ alla buona), l’ingaggio di Poulsen, complice anche qualche guaio fisico, alla fine non ha convinto tutti.
IL PREZZO DI BUFFON – E poi c’è un argomento da prendere con le molle: ma da prendere in esame. E’ la cessione di Buffon, qualcosa a cui nessuno, in casa Juve, vorrebbe mai pensare, ma da prendere in considerazione se dovesse arrivare un segnale anche dal portiere della Nazionale, se arrivasse l’offerta irrinunciabile, quei 60-70 milioni che la società chiederebbe. Il manager di Gigi, Martina, ha parlato in questi termini quando è stato interpellato: «Nessuna trattativa in corso, nessun prurito del mio assistito, ma tutti hanno un prezzo di mercato e qualsiasi cosa si deciderebbe insieme». Questa la sintesi del pensiero di Martina. E allora, a fronte di questa rivoluzione in uscita (da completare con qualche altro nome: Zebina, Tiago, per esempio?) ce ne sarà una anche più corposa in entrata: Agger, Zapata, Touré. Motta. Diego, Silva, Eto’o, Quagliarella, Cassano… Il mazzo da cui scegliere ha tanti fiori. Secco sfilerà i tre o quattro migliori.
Fonte: Corriere dello Sport di Alessandro Mita
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