In un’ora valanga di autografi e foto ricordo nello store dove il serbo ha firmato maglie e gadget: «È bellissimo, mi sembra un sogno»
Che in campo sia di un altro pianeta non occorre essere degli esperti di calcio per capirlo: quando punta l’avversario lo supera. Si sa che Krasic detto la Furia Bionda, Lama rotante, Bep Bep, MilleMilos e quant’altro è di un altro pianeta anche senza scarpe coi tacchetti.
Ieri, presentatosi puntualissimo allo Juve Store della centralissima via Garibaldi, ha vissuto un’ora di full immersion in mezzo ai tifosi con una disponibilità, educazione e gentilezza diversamente da calciatori italiani. Così alla mano, pare uno del basket. Timido di suo e frenato dal fatto che non parla italiano e capisce poco l’inglese, Milos ringrazia uno a uno i fortunati che riescono a entrare nel negozio per farsi firmare magliette, palloni, cappellini e altro. Aa chiudere l’happening nel cuore di Torino, un salto sul balcone sopra il negozio a salutare la folla che immediatamente s’infiamma arrossendo le sue gote.
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