Manca l’ufficialità: serve alternativa
Mancano solo le parole della Juve, il comunicato dell’esonero, di fatto già deciso, e poi l’avventura di Ferrara sulla panchina bianconera sarà ufficialmente conclusa. Al vertice che si è svolto in sede, e cui hanno partecipato Blanc, Secco e Bettega, era presente infatti anche Michele Briamonte, l’avvocato fiscalista. L’uomo, per intenderci, che dovrà esaminare la posizione contrattuale del tecnico per chiudere defintivamente i conti.
Oppure l’uomo, se volete, che dovrà occuparsi di buttare giù un contratto fresco per il nuovo allenatore. Per questo, a vertice concluso, il presidente Blanc si è fermato a parlare a lungo con Briamonte. Per capire quali siano i margini di movimento della Juve sia in uscita, intesa come soldi da dare a Ferrara, sia in entrata, parlando di quelli da garantire a chi da venerdì al più tardi guiderà la squadra.
E questo, in realtà, è il problema. Perché la Juventus, stando a quanto trapela, ancora non ha scelto il nuovo tecnico. Ha qualche opzione sul tavolo, ha qualche contatto aperto, ma nessuna firma nero su bianco. Nessun accordo. Non ce l’ha con Hiddink, prima scelta costosissima (l’offerta bianconera sarebbe salita a 5 milioni per sei mesi), e non ce l’ha con Benitez, sogno forse proibito della proprietà.
E non è nemmeno tutto qui, perché Bettega e Secco non hanno nemmeno il sì di Zoff e Trapattoni, vecchie glorie che hanno declinato l’invito, e, semmai, sono riusciti a stuzzicare le voglie di Laudrup e Van Basten o, al più, di Claudio Gentile. Tanti nomi per idee non chiarissime. Il problema di sempre, insomma. Continuità o svolta? Traghettatori in attesa di Marcello Lippi o virata decisa verso altri lidi? Mistero. Il grande mistero di una situazione che ha un’unica certezza: Ciro, Ciro che ha salvato la Juve alla fine della scorsa stagione, Ciro che è salito su una nave che affondava, lascia ora un Bounty ammutinato. Dove lui, condottiero stanco di una ciurma stanchissima, paga per tutti.
Fonte: Sport Mediaset
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