Lo strappo tra il centrocampista e la società potrebbe essere arrivato a una svolta: dopo tanti problemi si profila un riavvicinamento. Adesso l’incontro tra le parti
Uno spiraglio. Un’apertura. L’incontro la prossima settimana, finalmente. Lazio-Ledesma, si riparte. Il diesse Tare e Vincenzo D’Ippolito, manager dell’argentino, si sono sentiti ieri al telefono, è stato fissato un appuntamento. Non è la conclusione felice del caso, non ancora. Ma le parti si stanno riavvicinando. Quantomeno son tornate a parlarsi e dopo il match di domenica s’incontreranno per tentare un chiarimento. Ad oggi ognuno resta fermo sulle sue posizioni. Può esserci un nuovo inizio, serve un po’ di buonsenso per il bene di tutti.
LA CHIAMATA – La svolta c’è stata nell’ultima settimana. Mesi di distanza, di botta e risposta, di incomprensioni e malumori. Il disgelo è avvenuto lentamente. Si son messi di mezzo intermediari, amici degli amici, conoscenti, anche alcuni giocatori per riavvicinare la Lazio e Ledesma. E in società qualcuno ha lavorato sottotraccia per far breccia nel cuore di Lotito. E’ nato tutto così, quasi per caso, in un noto ristorante romano. Cristian e il presidente si sono sentiti sabato scorso al telefono, attraverso un cellulare messo a disposizione da un amico in comune. E’ servito un piccolo stratagemma, il contatto è stato “provocato” ad arte, è stato fatto in modo che i due si parlassero quasi senza saperlo e “volerlo”. La telefonata non è durata molto, i toni sono rimasti pacati ma ognuno è rimasto sui suoi passi. Lotito aspetta sempre le scuse dell’argentino (ha reintegrato Stendardo dopo un chiarimento avvenuto in questo stile). Ledesma, da parte sua, rimane fermo alla promessa che il presidente gli fece ad agosto a Cortina secondo la quale l’avrebbe riabilitato agli occhi dell’opinione pubblica e dei tifosi distinguendo la sua posizione da quella del “dissidente” Pandev.
Fonte: Corriere dello Sport
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