Calcio Italiano L’Inter di Mazzarri: A Firenze per la continuità

L’Inter di Mazzarri: A Firenze per la continuità

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L’Inter di Mazzarri dopo la vittoria contro il  Sassuolo al Meazza, cerca continuità anche se sabato non sarà facile al Franchi contro la Fiorentina. I dubbi principali di Walter Mazzarri riguardano il centrocampo, dove Hernanes potrebbe farcela e Cambiasso rientra dall’infortunio.

Aria nuova dopo la vittoria? La vittoria ha fatto benissimo, per come lavoro io ho cercato di non esaltarla nemmeno troppo. Il ragazzo che viene da risultati negativi si allena con meno entusiasmo, quindi lo spirito è stato diverso. L’Inter di Mazzarri ora deve dare continuità dopo il Sassuolo, è una partita difficile con la Fiorentina sul loro campo, dove mettono in difficoltà chiunque. Hernanes, Milito e Kovacic? Dopo l’allenamento sapremo se sono convocabili, soprattutto per Milito non ci dovrebbero essere problemi. Montella? Le telefonate private non le racconto a nessuno. Non c’era niente da chiarirsi, non ho nessun problema, la cosa è finita lì.  L’inter di Mazzarri è anche Thohir.  A livello personale mi sarebbe piaciuto averlo più spesso, mi son trovato subito a mio agio con lui. L’Inter di Mazzarri sono anche le dichiarazioni di De Laurentiis:  probabilmente mi ama troppo, infatti ha cercato di tenermi fino all’ultimo. L’importanza della rosa? È ampia, forse anche in sovrannumero avendo solo una competizione. Nessuno ha il posto sicuro, guardo sempre le situazioni tattiche anche in base all’avversario. Ho delle idee di base ma voglio tutti sulla corda. Botta? Doveva andare via ma mi è piaciuto il carattere del giocatore,  ho voluto provare a tenerlo per vedere. Le valutazione le farò di volta in volta, cercando di recuperare la condizione di tutti. La Fiorentina? Viene dalla conquista della finale, sta facendo grandi cose da due anni e giochiamo sul loro campo. È un avversario difficile che affrontiamo in un momento di loro grande entusiasmo. La partita dell’anno scorso? All’anno scorso non ho mai fatto riferimento, sono situazioni e giocatori diversi. Possiamo pensare semmai a quello che abbiamo fatto all’andata, anche se eravamo a San Siro. L’Inter di Mazzarri è anche avere giocatori in competizione fra loro:  stimolo la concorrenza e cerco di avere basi per fare al meglio le mie scelte. Se i giocatori si impegnano sempre al meglio anche in allenamento, credo di poter ritrovare questa intensità anche nelle partite. Icardi? Si sta allenando da tre-quattro settimane a certi ritmi, quindi potrebbe essere in condizione. Gli svantaggi delle assenze? Rossi manca da poco, sicuramente l’assenza di Gomez per i viola ha pesato di più. Ma io guardo in casa mia, lo saprà Montella quanto può influire l’assenza di un giocatore o di un altro. Vidic? Non parlo dei giocatori che non sono ufficialmente dell’Inter, se Dio vuole il mercato di gennaio è chiuso. Belfodil indietro fisicamente? Vedo che poi questo è stato corretto dal d.s. del Livorno. Di Carlo spiegava perché non lo faceva giocare. Belfodil si è allenato sempre con continuità. L’Inter di Mazzarri è anche la difesa a 4: per fare la difesa a 4 servono i giocatori giusti anche a centrocampo. A Napoli, quando venivamo da quattro sconfitte, ho lavorato a settimane intere sulla difesa a 4 e da lì facemmo mi sembra sette risultati utili. Ma lì mi sembra una situazione più pronta e i giocatori sapevano cosa dovevano fare. Io non posso improvvisare un modulo se la squadra non è pronta per interpretarlo, .

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