Mondiali Brasile 2014 Nazionale Italiana, De Rossi non ce la fa: Fuori con l’Uruguay

Nazionale Italiana, De Rossi non ce la fa: Fuori con l’Uruguay

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Nazionale Italiana, De Rossi non ce la fa: Fuori con l'UruguayNazionale Italiana, De Rossi non ce la fa: Fuori con l’Uruguay. Il responsabile medico della Nazionale, Enrico Castellacci, ha fatto il punto della situazione sugli infortunati della Nazionale. Per il giallorosso Daniele De Rossi, nulla da fare e salterà l’Uruguay.

Nazionale Italiana, De Rossi non ce la fa: Fuori con l’Uruguay. Il medico della Nazionale Italiana Castellacci ha così parlato di De Rossi: “Oggi con la risonanza magnetica abbiamo avuto la conferma del suo problema. Ha sentito durante il secondo tempo un risentimento al polpaccio, che si è accentuato a fine gara. Lui non ha mai sentito una fitta, ha pensato ad un minimo disturbo e ha portato in fondo la partita. La risonanza ha evidenziato un edema al soleo, che, molto probabilmente, potrebbe impedire al giocatore di essere presente contro l’Uruguay. In gergo clinico diremmo che ha una lesione di primo grado. Problemi di questo tipo non sono gravi, ma vanno seguiti, quindi non ci poniamo preclusioni sul tempo di recupero. È altamente improbabile che possa giocare contro l’Uruguay. Poi, se avremo la fortuna, nei prossimi giorni, di avere un’evoluzione positiva, ci proveremo”.

Castellacci ha parlato anche degli altri giocatori che hanno degli acciacchi vari. “Sapete come Barzagli venga monitorato momento per momento. Anche oggi non stava male e con le cure che ha fatto ha tollerato bene la partita. Se le sue condizioni rimanessero tali, sarebbe in grado di giocare anche la terza partita di fila”.

Su Marchisio: “Ha avuto un piccolo problemino al ginocchio, niente di che. Risolvibilissimo”.

Lavoro anti Uruguay: “C’è bisogno di lavorare sul fisico e sulla psiche. Poi, sarà l’allenatore a prendere le decisioni”.

Su Chiellini: “Non è un problema tale da porre preoccupazioni per il futuro”.

Sul clima: “Non bisogna enfatizzare più questo discorso della temperatura: fa solo parte delle variabili di una partita, sebbene importante. Sicuramente a noi ci ha danneggiato, ma non è questo che ci ha fatto perdere. Il fatto che loro arrivino da una partita giocata a 15 gradi, non so quanto influirà. Resta il fatto che martedì giocheremo con la stessa umidità, la stessa temperatura e lo stesso clima”.

Sul lavoro psicologico: “Il primo psicologo ed il primo motivato re di una squadra è l’allenatore. A noi spetta aiutarlo con quegli atleti che possono avere delle défaillance da questo punto di vista. La sfida contro l’Uruguay richiede uno spirito di squadra molto intenso”.

Sulla preparazione fisica: “Non siamo arrivati agli estremi che temevamo, ma abbiamo trovato situazioni molto difficili per noi”.

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