Calcio Italiano Palermo-Roma, piovono anche i gol

Palermo-Roma, piovono anche i gol

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Spettacolare 3-3 sotto il diluvio

 

Palermo-RomaNovanta minuti di diluvio su Palermo: e tra i rosanero e la Roma piovono anche i gol, con un 3-3 finale che, complessivamente, è equo per quanto visto in campo. Partita a fasi alterne: apre la Roma con Brighi (20′), Budan agguanta il pari al 40′. Nell’ultimo minuto del primo tempo, botta e risposta firmato da Burdisso e da Miccoli. Nella ripresa, 3-2 siciliano con Nocerino (56′); la Roma preme e trova il pari con un rigore di Totti all’88’.

LA PARTITA
Troppa acqua, dal cielo e per terra, per illudersi che non filtrasse, sotto forma di gol, anche dentro questo Palermo-Roma. Il risultato, alla fine, è il prodotto logico di una partita che di logica, anche a causa delle condizioni ambientali, ne ha avuta pochina. Messe in campo in modo abbastanza speculare da Zenga e Ranieri, le due squadre si sono passate più volte il testimone del match: prima Roma, con convinzione e impatto sul match molto simile a quello visto domenica sera contro la Fiorentina. Poi, dopo lo svantaggio, Palermo spinto dalla volontà di non affondare i tacchetti anche in classifica e dagli errori della difesa romanista, scricchiolante in Burdisso e ultrapermeabile in Juan, eroe alla rovescia in occasione della rete di Budan -innescata da Miccoli– che ridà fiato al Palermo e alla partita.

Rubinho e Cassetti confezionano topiche buone per consegnare all’intervallo un 2-2: sul pari del Palermo, però, pesa un netto fuorigioco di rientro di Simplicio ignorato da Rocchi e dal suo collaboratore. Nel secondo tempo aumenta la pioggia, che rende totalmente inservibile una fetta di campo sugli esterni dove è chiamata ad attaccare la Roma. E aumenta anche l’intensità di un Palermo che sembra finalmente capire la vulnerabilità di una retroguardia che De Rossi presidia meno bene del solito. Bastano poco più di 10 minuti a Nocerino per bucare Julio Sergio, il resto è tempo in cui la Roma si trascina a seguire il copione che la voglia proiettata verso il gol che consentirebbe di rimettere in equilibrio la bilancia. Un tango nel fango che, dopo un paio di impennate di Vucinic, si protrae fino al casquè di Okaka, steso in maniera ingenua /(eufemismo) da Rubinho, che già poco dopo il 3-2 aveva provato a fare segnare Taddei tramite l’ennesima uscita sventata. Zenga, che di portieri ne capisce, ha forse già capito che nel cambio con Amelia ci ha perso e non poco. Totti non è tipo da farsi sfuggire simili bus: rigore chirurgico, quattordicesimo sigillo stagionale personale e pareggio definitivo: tutti negli spogliatoi a togliersi di dosso il fango del campo e, almeno per quanto riguarda i romanisti, anche quello della classifica.

LE PAGELLE

Miccoli 7,5 La Roma non ha fastidi di sorta finchè riesce a tenere a bada l’unico uomo del Palermo in grado di saltare l’uomo, di leggere le azioni offensive e gettarsi negli spazi. Nel primo tempo, senza la pozzangheraccia a un metro dalla linea bianca, ne segnerebbe due oltre a dare palla-gol a Simplicio. Nella ripresa innesca il 3-2 di Nocerino, poi nessuno gli passa le munizioni buone per impallinare definitivamente la Roma. Ma del suo “nanetto”, il Palermo non può fare a meno manco per scherzo.

Goian 4,5 Proveniente dalla scuola romena cara a Walter Zenga, cicca malamente il suo primo esame importante. Sembra un paletto piantato nella neve di Wengen o Madonna di Campiglio, gli slalomisti Totti e Taddei lo saltano puntualmente. Subito ammonito, gioca due terzi di partita grazie all’occhio benevolo di Rocchi che gli condona altri due possibili gialli. Che nottataccia.

Totti 7 E’ stimolato, si vede, sta bene fisicamente e sa che questo è un momento per lui particolare. Mobile e ispirato, lascia perdere le pallonate e si dedica alle tallonate, come quella che spedisce in gol Brighi per l’1-0. Cala nella ripresa, ma è un iceberg di esperienza sul rigore del definitivo 3-3

Brighi 6,5 E’ il sostituto di Perrotta e dimostra che la ruggine non ha attecchito sulla sua dinamicità. Perfetto nell’inserimento , si propone con continuità e non lesina sportellate a supporto dei centrocampisti. E’ il primo a pagare la condizione ancora incompleta e la battaglia nel fango: ma Ranieri sa di avere un’arma in più.

Taddei 6,5 Anche il brasiliano appare rigenerato dal primo ciclo della cura-Ranieri. Nonostante il campo bisognoso di spugne e il tono agonistico, Rodrigo interpreta bene il ruolo di esterno destro del centrocampo a tre, non perdendo mai la lucidità e la voglia di buttarci dentro un po’di qualità. Nella ripresa Kjaer, sulla linea, gli nega un gol che, tutto sommato, meriterebbe.

IL TABELLINO

PALERMO-ROMA 3-3 (2-2)

Reti: 20′ Brighi (R), 40′ Budan (P); 45′ Burdisso (R); 46′ pt Miccoli (P); 11′ st Nocerino (P); 43′ st Totti (R) rigore

Palermo (4-3-1-2): Rubinho 5; Cassani 6,5, Goian 4,5, Kjaer 6, Balzaretti 6; Nocerino 6, Migliaccio 6, Bresciano 5,5; Simplicio 6 (29′ st Blasi 6); Budan 6 (31′ st Mchdelidze sv), Miccoli 7,5. A disposizione: Sirigu, Bovo, Bertolo, Pastore, Succi. All.: Zenga.
Roma (4-3-1-2): Julio Sergio 6,5; Cassetti 5 (15′ st Motta 6), Burdisso 6, Juan 5, Riise 6; Taddei 6,5, Pizarro 6 (35′ st Okaka 6,5), De Rossi 5,5; Brighi 6,5 (12′ st Faty 6); Vucinic 6, Totti 7. A disposizione: Lobont, Méxes, Menez, Guberti. All.: Ranieri.
Arbitro: Rocchi
Ammoniti: Goian (P), Totti (R), Migliaccio (P), Budan (P), Kjaer (P), Rubinho (P), Okaka (R)


Fonte: Sport Mediaset di Andrea Saronni

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