Non c’è partita al Franchi: troppo forte la Fiorentina, che senza nemmeno pigiare sull’acceleratore affonda lo Slovan Liberec e consolida il primo posto nel girone.
Le Viola ha confermato anche ieri sera quanto di buono fatto vedere nelle ultime partite e questo è piaciuto a Paulo Sousa, che da settimane batte sul tasto della continuità. “Vi avevo detto che la squadra sta crescendo e che sta raggiungendo il massimo delle sue potenzialità a livello collettivo e individuale – ha dichiarato il tecnico portoghese –. Il mio obiettivo è di eliminare tutti gli aspetti negativi per favorire la continuità ai risultati. Siamo in crescita e il livello di maturità raggiunto è evidente”.
Ieri sera Sousa ha dato spazio ad alcuni giocatori che finora si erano visti meno ed ha ottenuto le risposte che cercava: “Sebastián Cristoforo ha giocato molto bene, ha creato spazi a centrocampo e anche coperto. E’ un giocatore che ha molta intensità e che cerca il tiro in porta. Sono molto soddisfatto della sua prestazione. Federico Chiesa e Sebastian De Maio? Oggi hanno fatto la loro parte molto bene, sono stati attenti e sono davvero soddisfatto della loro partita”.
Stanco e felice anche Josip Iličić, autore della rete che ha sbloccato la partita e la sua stagione: finora lo sloveno non aveva ancora segnato. “Non so perché quest’anno ci ho messo tanto a fare gol, ma è vero che nell’ultimo periodo sto colpendo tanti pali e traverse. Forse è perché la porta è più piccola – ha detto ridendo il trequartista della Fiorentina -. L’importante era vincere, siamo un po’ stanchi ma è andata bene. In questo periodo giochiamo ogni tre giorni e questo si sente, ma la nostra rosa è ampia e il mister ci fa ruotare. Il modulo non importa, siamo una squadra e siamo tutti abituati a giocare insieme”.
Amareggiato ma realista il tecnico dello Slovan Liberec Jindřich Trpišovský, che ha sportivamente ammesso la superiorità degli avversari: “La vittoria della Fiorentina è stata pienamente meritata, perché ha giocatori davvero di grande qualità. Ammiro molto Borja Valero e Nikola Kalinić. A livello tattico è difficile affrontare una squadra del genere, ma devo fare un ringraziamento ai miei ragazzi perché nessuno di loro si è risparmiato”.