Calcio Italiano Roma, Zeman: “Se la società non è contenta, mi può sostituire”

Roma, Zeman: “Se la società non è contenta, mi può sostituire”

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zeman_tottiZdenek Zeman non si sente in discussione. Alla vigilia della gara col Palermo, il boemo va avanti per la sua strada. “Se non ci sono i risultati sperati è normale che l’ambiente non sia contento ma giornalisti e tifosi fanno le valutazioni secondo un certo punto di vista, io le faccio secondo un altro punto di vista – la sua analisi – Abbiamo perso male solo a Torino contro la Juventus, in altre siamo stati superiori all’avversario solo che abbiamo commesso degli errori che abbiamo pagato. Le altre sconfitte sono state inopportune, perche’ le partite con Bologna e Udinese dovevano chiudersi diversamente mentre di quella a Parma non parlo perché non era una partita di calcio. La squadra si deve abituare a giocare un certo tipo di calcio, a giocare insieme. Siamo comunque settimi, non mi preoccupo, se poi la società non è contenta può cambiare ma sono convinto di quello che faccio, questa squadra ha dei valori e sto lavorando per farli uscire fuori”. Eppure per qualcuno domani col Palermo si gioca il suo futuro. “Per me tutte le partite sono decisive, se poi si trova un avversario superiore ci si toglie il cappello e si dice bravi, spero che domani la squadra giochi meglio e ottenga il risultato”.

“Il derby? Per voi è una guerra, per me è sport – prosegue – Il calcio ha altri valori, io ho tanti amici laziali, anche voi li avete ma li rinnegate quando si gioca il derby. E’ sempre una partita di calcio”.

“Con la dirigenza vado d’accordo, abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa voglia di fare. Mi viene da ridere quando dite che ci sono giocatori non adatti a questo schema, non c’è bisogno di modifiche tattiche, ogni grande squadra ha un suo modo di gioco che deve cercare di proporre. Il Barcellona non cambia atteggiamento anche se perde una partita, io sto cercando di costruire una grande squadra”, continua.

Il tecnico boemo rinvia a domani la decisione sull’impiego di De Rossi mentre per quanto riguarda Destro, grande colpo di mercato ma fin qui ai margini, aggiunge: “ho una rosa fra cui scegliere, se molti giocatori sono bravi e rimangono in panchina è solo positivo per la società. Destro l’ho voluto fortemente io, ci punto e serve alla Roma ma ho una panchina forte e posso scegliere”.

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