Calcio Italiano Serie A – Becks, operazione finita. E ora si spera…

Serie A – Becks, operazione finita. E ora si spera…

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L’operazione al tendine d’Achille a cui si è sottoposto l’inglese del Milan è durata circa 50 minuti

 

BeckhamLe magie sui tendini le realizza col bisturi, perché la forza del suo successo è nella chirurgia tradizionale. Sakari Orava, 65 anni, più di seicento pubblicazioni in materia, ma soprattutto migliaia di operazioni alle spalle e quasi tutte riuscite alla perfezioni, è il ‘Maradona’ dell’ortopedia applicata alle patologie tendinee: una garanzia, perché è praticamente impossibile che chi finisce sotto i ferri del finlandese dalle mani d’oro non riprenda a correre, saltare e segnare.

Al professore scandinavo si rivolgono molti campioni, che confidano molto nelle statistiche tutte a favore di Orava. “E’ uno degli ortopedici più esperti ed è superspecializzato sui tendini – spiega il professor Carlo Tranquilli, direttore dell’Istituto di medicina dello sport del Coni, che ha conosciuto Orava e anche assistito a qualche intervento del luminare – non è certo l’unico al mondo, ma ha acquisito una tale esperienza che la sua casistica lo rende tra i primi in assoluto. Anche a ragion veduta”.

David Beckham è solo l’ultimo in ordine di tempo dei campioni che, per problemi tendinei, si sono rivolti a Orava: in Finlandia, nell’ospedale di Turku sono passati anche atleti come Haile Gebreselassie, Merlene Ottey, gli ex calciatori Didier Deschamps e Josep Guardiola. In Italia molti sono ricorsi alle cure del guru finlandese: il saltatore in lungo Andrew Howe, anche lui operato al tendine d’Achille, gli sciatori Peter Fill e Giorgio Rocca.

Salterà il Mondiale ma non vuole chiudere così la sua carriera. David Beckham ha intenzione di tornare di nuovo a giocare a calcio, anche se recuperare da un infortunio del genere non sarà cosa semplice. Ha capito subito che qualcosa si era rotto quando, tutto solo con il pallone fra i piedi, al 42′ della ripresa contro il Chievo si è fermato nel cerchio di centrocampo per poi sdraiarsi in lacrime a bordo campo. “It’s broken, it’s broken”, ha ripetuto e la conferma è arrivata subito nello spogliatoio. Non ci vogliono esami particolari per diagnosticare un infortunio del genere e così, in tempo record, tutto è stato organizzato per operarlo subito.

Questa mattina alle 11 accompagnato dal padre Ted, Beckham in stampelle ha quindi lasciato l’albergo che è la sua casa anche in questo suo secondo passaggio a Milano e, con un volo privato, é arrivato a Helsinki e poi a Turku, nel sud-ovest della Finlandia. “Sono comprensibilmente triste – ha scritto Beckham sul suo sito – ma voglio ringraziare tutti per i messaggi di sostegno. Spero in una guarigione rapida e completa”. Alle 17 è entrato in sala operatoria dove è rimasto per circa un’ora: “Per iniziare a calciare e a giocare ci vorranno circa tre mesi. Per avere prestazioni ottimali e piena potenza di calcio e di salto forse un altro mese”, ha spiegato Orava.


Fonte: Eurosport

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