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SERIE A, i voti della 22^ giornata: 10 a Icardi per il poker e zero a Conte per la sceneggiata

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La Juventus è fermata sull’1-1 dal Genoa dell’ex Borriello. Tra le grandi sorridono solo Napoli, a -3 dal primo posto dei bianconeri, e Milan, di nuovo in corsa per il terzo posto. Male Inter e Roma, 3-3 nell’anticipo domenicale con il Bologna. Super-Icardi nella Samp: la Fiorentina è in crisi, mentre vola il Catania.

pagellaVOTO 10 A MAURO ICARDI…. – A Barcellona c’è qualcuno che si mangia le mani per averlo lasciato andare via dopo appena due anni di settore giovanile. Il poker al Pescara, ad appena 19 anni, lo proietta già nella ‘storia’ della nostra Serie A: Mauro è il primo Under 20 a realizzare quattro gol in una sola partita dal poker di Carlo Galli del 5/11/1950. L’ultimo a farlo con la maglia della Samp era stato Brighenti, il 2 aprile del 1961, nel 4-2 contro l’Inter.

VOTO 9 A UN NAPOLI ‘MATURO’… – Fino a ieri, in questo campionato, a Parma non aveva mai vinto nessuno. La prima formazione a farlo è il Napoli di Mazzarri, che con i tre punti ottenuti al Tardini accorcia sulla Juventus capolista e si carica a livello morale. Cavani (sempre più capocannoniere con 18 gol) e Hamsik (8) sono la coppia più prolifica del torneo con 26 centri complessivi.

VOTO 8 ALLA RINCORSA DEL MILAN… – Fino a qualche mese c’era chi parlava di retrocessione, di un campionato all’insegna della ‘salvezza’. Ora, dopo 7 vittorie conquistate nelle ultime 10 partite, il Milan ‘vede’ la Champions League: i cugini dell’Inter sono ad appena 3 punti, il terzo posto della Lazio a 6. La classifica si è accorciata: merito di Allegri, che sta facendo i miracoli con il materiale che ha a disposizione, e merito soprattutto di El Shaarawy, di nuovo a segno in campionato dopo 4 partite per la sua rete numero 15 del torneo.

VOTO 7 AL CATANIA FORMATO EUROPA… – Dieci punti in quattro partite: nessuno ha fatto meglio di Maran in questo breve scorcio di 2013. Il suo Catania gioca bene e ottiene risultati: il 2-1 contro la Fiorentina spedisce i siciliani al settimo posto in classifica a quota 35 punti, a -1 proprio dalla formazione di Montella e ad appena 2 lunghezze dal quinto posto del Milan che, finisse oggi il campionato, sarebbe in Europa League.

VOTO 6 COME I GOL IN CAMPIONATO DI BORRIELLO… – Un ex accolto con i fischi dal pubblico della Juventus, e che – sempre tra i fischi – ha realizzato per il Genoa il gol del definitivo 1-1 a Torino. Non ha esultato, Borriello, in segno di rispetto verso i tifosi che con lui, qualche mese fa, festeggiavano lo scudetto. Quegli stessi tifosi che in realtà non lo hanno mai amato: nemmeno quando segnava contro Cesena e Novara.

VOTO 5 A NETO E GOICOECHEA – Siamo sicuri che il brasiliano e l’uruguayano siano meglio di Viviano e Stekelenburg? Perché i disastri che i due portieri combinano, rispettivamente contro Catania e Bologna, fanno riflettere: e dovrebbero far pensare parecchio anche Montella e Zeman.

VOTO 4 ALLA FIORENTINA CHE NON C’E’ PIU’… –In pochi mesi per la Fiorentina è cambiato tutto. Per qualcuno la formazione di Montella era addirittura pronta a vincere lo scudetto. Montella, però, volava basso, perché già perfettamente consapevole del fatto che questo momento sarebbe arrivato. Adesso la Viola è in crisi, di risultati ma anche di gioco. Difficile infatti continuare a entusiasmare senza un portiere (posto che Viviano non lo sia…) e senza un centravanti di ruolo (Toni non può fare il titolare). Soprattutto quando il miglior giocatore della rosa, Jovetic, vive una fase di involuzione preoccupante.

VOTO 3 ALL’INTER DI STRAMACCIONI… – I giocatori tecnicamente più validi (leggi Sneijder, Coutinho) se ne vanno; a Stramaccioni allora non resta che arrangiarsi con quel che rimane, ma è chiaramente troppo poco. La sua squadra gioca con grinta, orgoglio e carattere, ma senza trame offensive degne del blasone che l’Inter si porta dietro. In alcuni momenti della partita di San Siro, il Torino sembrava il Barcellona: e questo, se ti chiami Inter, non è possibile.

VOTO 2 AL TURNOVER DI PETKOVIC… – Perché privarsi di Hernanes e Mauri dall’inizio? E’ vero, il Chievo non è il Barcellona e il turnover in alcuni casi è necessario oltre che salutare: per attuarlo, tuttavia, serve avere sostituti all’altezza dei titolari. Altrimenti è il caso di farne riposare uno alla volta. Altrimenti, e scusate la ripetizione, si finisce per perdere. Anche in casa, anche contro il Chievo. Che non sarà il Barcellona, ma resta comunque una formazione di tutto rispetto.

VOTO 1 A ZEMAN E ALLA SUA IDEA DI CALCIO… – Il modo in cui la Roma butta via le partite è da far studiare ai nuovi allenatori con ancora più attenzione di quanto non si voglia insegnare loro la tecnica offensiva del boemo. Perché se sei bravo (e hai i giocatori) per fare quasi 50 gol in 22 partite, devi anche impegnarti a farle pesare, quelle reti. Perché senza Osvaldo, Totti, Lamela, Destro e Pjanic lotteresti per non retrocedere: solo il Pescara, con 45 gol, ha subìto più della Roma (38). E la diceria che la miglior difesa sia l’attacco non regge più. Persino a Roma se ne sono accorti: la seconda avventura in giallorosso di Zeman è ormai al capolinea.

VOTO 0 ALLA SCENEGGIATA DI CONTE… – Ha ragione lui: “Non è calcio”. Non è calcio polemizzare sempre e comunque alla fine delle partite. Non è calcio attaccare gli arbitri solo perché aventi la colpa di essere nati a Napoli. Non è calcio alimentare con tanta forza la cultura del sospetto. Non è calcio correre verso un direttore di gara, puntargli il dito contro e gridargli ‘vergogna’ ogni due secondi. Gli arbitri sbagliano, e continueranno a farlo: questo è calcio. La Juventus può pareggiare e addirittura perdere in casa: questo è calcio. Ed è questo che andrebbe analizzato.

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