Calcio Italiano Napoli, De Laurentiis guarda al futuro

Napoli, De Laurentiis guarda al futuro

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Chiavelli favorito come dg mentre Rossi o Mancini sono in ballottaggio in caso di esonero per Donadoni

 

De LaurentiisDall’alto in basso, il Napoli è una piramide in fase di ricostruzione e la ri­voluzione, annunciata da Au­relio De Laurentiis a tutto schermo, è un passaggio obbligato secretato nello scri­gno della memoria imperfo­rabile d’un presidente ch’è sceso in campo a piedi uniti. Il dopo-Marino comincia in un week-end lunghissimo che prevede appuntamenti in sequenza, ma il big ben è fissato nei dintorni del­l’Olimpico, per domenica se­ra, spartiacque d’una stagio­ne, teatro del destino di Ro­berto Donadoni. Però, intan­to, i sondaggi sono partiti e il progetto è chiarissimo. Le idee scarabocchiate qua e là, tra Gormiti e Natale a Los Angeles, prevedono l’ingag­gio d’un direttore generale, d’un direttore sportivo, eventualmente un allenato­re, però tra le pieghe del fine settimana c’è Roma-Napoli, che avrà la capacità di orien­tare le scelte di De Lauren­tiis e decidere le sorti di Donadoni e d’un direttore spor­tivo.

IL DG – Andrea Chiavelli, il tesoriere della Filmauro, è stato intravisto a Castelvol­turno: visita di rito, per un uomo ch’è il custode di ogni iniziativa d’un produttore ch’è un amico, un fratello, una certezza. L’indiziato nu­mero uno per ricoprire l’in­carico di dg s’è limitato a una capatina rassicurante ma le voci di dentro d’una azienda di così ampio respiro garantiscono l’inamovibilità di Chiavelli dal ruolo di Ad del­la Filmauro. Le soluzioni cal­cistiche conducono ai soliti noti: Roberto Zanzi (ex Ata­lanta e Siena), Francesco Ghirelli (ex Federcalcio) ma con la new entry di Luca Ba­raldi (ex Lazio e Parma). La sorpresa però è nell’aria, in quel vi stupirò di Aurelio De Laurentiis, che ha allar­gato gli oriz­zonti ed ha cominciato a scavare in ambienti ex­tracalcistici.

DS E ALLE­NATORE – Quel Roma-Napoli varrà più di mezza panca e pure una scri­vania. Uscire indenne dal­l’Olimpico può servire per restituire fiducia a Donado­ni; ma un passo falso ne pre­giudicherebbe ulteriormen­te la stabilità, spingendo De Laurentiis a scegliere un so­stituto tra Rossi e Mancini, ai quali verrebbe abbinato un manager con il quale il prescelto possa sentirsi in sintonia: Zanzi ha lavorato con l’erede di Zeman, Baral­di ha condiviso esperienza con l’ex ta­lento doria­no, gli appa­rentamenti sembrano automatici. Altrimenti, nascerebbe­ro ulteriori consultazio­ni. Ieri nel listone è finito Franco Ceravolo, ora al­l’Arezzo ma in passato al fianco di Moggi alla Juve; però le gerarchie del gradi­mento non sono mutate: Cor­vino- Sartori alla pari e Gero­lin a seguire. Uno, X o 2?

Fonte: Corriere dello Sport di Antonio Giordano
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