Calcio Italiano Campilongo: “Avellino saluta la B da vittima sacrificale”

Campilongo: “Avellino saluta la B da vittima sacrificale”

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Il tecnico recrimina su un episodio che poteva cambiare la gara di ieri sera persa dagli iripini a Brescia.

 

avellinoTre gol in dieci minuti potrebbero aver messo fine sul disperato tentativo di rimonta salvezza dell’Avellino.  La squadra irpina pur avendo disputato una buona gara si è dovuto arrendere nella parte conclusiva del match ad un Brescia che invece continua a rincorrere i play-off e che dunque mantiene vive le speranze promozione.

 

Ma a fine gara è il tecnico dei bianco verdi, Campilongo che ha da recriminare specialemente per il modo in cui sono maturate le reti che hanno sancito la debacle dei suoi ragazzi danneggiati, sempre secondo il tecnico, quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0: « I loro gol sono stati abba­stanza fortunosi: quello di Gorzegno è il classico gol del­la domenica nel quale ho no­tato una posizione di fuorigio­co di due loro uomini; la pu­nizione di Taddei è una mal­destra deviazione di un no­stro giocatore e il rigore fina­le è nato da una ripartenza a pochi istanti dalla fine della gara nella quale eravamo scoperti. Voglio invece porre l’accento su un rigore nettissi­mo a nostro favore per fallo su Pacilli in area non visto dall’arbitro. Questo fa rabbia perché nelle stesse occasioni a noi non viene fischiato nul­la, sinceramente non piace quest’idea che si è creata del­l’Avellino come “vittima sa­crificale”».

 

Ormai è difficile crederci, bisogna giocare solo per l’orgoglio ma lo stesso allenatore si prepara a salutare la categoria cadetta: « La salvezza è quasi impossibile. Dobbiamo giocare per l’orgoglio e per la dignità ».

 

Fonte: Goal.com

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