Coppe Champions League, al Bayern e Porto il primo round degli ottavi: Stasera...

Champions League, al Bayern e Porto il primo round degli ottavi: Stasera Milan-Barcellona

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Che fosse una delle principali squadre da battere in questa edizione della Champions League non lo abbiamo certo scoperto ieri sera. Ma la prova di forza del Bayern Monaco all’Emirates, contro l’Arsenal, è un monito per tutte le altre. Il secondo giro di giostra degli ottavi ha messo in mostra una squadra in cerca di grandi rivincite che sente profumo, dopo due cocentissime delusioni, di anno buono. Nel 2010 fu l’Inter, nella tana del lupo, a soffiare ai tedeschi il sogno di alzare la coppa con le orecchie e nel 2012 il Chelsea.

championsL’Arsenal fa acqua da tutte le parti: davanti con l’improbabile Walcott, schierato centravanti, e da metà campo in giù con una difesa che soffre la pressione asfissiante dei tedeschi. Per il Bayern è tutto troppo facile e anche il raddoppio non si fa attendere. Al 21′ i gol da rimontare sono già due. Muller è abile ad avventarsi sulla respinta corta di Szczesny sul colpo di testa di Van Buyten. Mandzukic di testa potrebbe chiudere i giochi molto prima del previsto ma grazia gli inglesi che riescono così a rialzare la testa nella ripresa per tentare di rimettere in discussione le chance di qualificazione. Dieci minuti dopo l’intervallo, l’uomo della speranza è Podolski che riesce facilmente ad approfittare della papera di Neuer. Un’ uscita che compromette la sua striscia di lunga imbattibilità su un calcio d’angolo che consente ai gunners di continuare a sperare.

Il predominio lusitano non è mai in discussione ma bisogna attendere il secondo per veder sbloccare la partita. Nel primo si collezionano occasioni che sfumano in serie. Niente di clamoroso però, perché al Porto manca sempre il centesimo per far la lira mentre il Malaga confida di potersela cavare preoccupandosi di difendere lo 0-0 senza prendersi neppure il disturbo di provare a far male in contropiede. Dopo qualche spallata, però, il fortino cede. Il colpo decisivo lo scocca Joao Moutinho, sul filo del fuorigioco, pescato da Alex Sandro. La replica del Malaga è troppo timida. Il Porto si difende con ordine senza concedere praticamente nulla convinto del fatto che un gol di vantaggio, contro tanta pochezza, possa essere un tesoretto più che sufficiente da spendere in terra spagnola al ritorno.
Ma il vero piatto forte è atteso questa sera a San Siro dove, contro un Milan orfano di Balotelli, sbarcano i marziani del Barcellona.

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