Sfida storica per il PSG che contra il Valencia torna a giocarsi una partita a eliminazione diretta per la prima volta dal 1995 a questa parte. Mancheranno Thiago Motta e Thiago Silva, rimpiazzati da Verratti e Sakho.
Nella serata del ritorno della Juventus agli ottavi, c’è anche un altro italiano da tenere d’occhio in Champions League. Si tratta di Carlo Ancelotti che, dopo aver passato la fase a gironi con il vento in poppa ed essere salito a +6 in campionato sul Lione secondo in classifica, affronta la sfida con il Valencia. Un doppio incontro che parte dal più che ostico Mestalla.
Un motivo in più perché un uomo di calcio esperto come Ancelotti non sottovaluti l’ostacolo, nonostante il tecnico degli spagnoli Ernesto Valverde abbia messo le mani avanti parlando di un PSG nettamente favorito. “Io non penso che ci sia una squadra favorita – ha dichiarato il tecnico di Reggiolo in conferenza stampa – e che sarà una sfida molto aperta. Il Valencia è una squadra ben organizzata, con dei giocatori di qualità. Ed entrambe le formazioni sono in un buon momento di forma. Il Valencia ha ritrovato il proprio gioco e lo stesso vale per noi”.
Valverde ha anche detto che il PSG è una squadra che ama soprattutto il contropiede, critica piuttosto insolita da fronteggiare per Ancelotti. “E’ vero che ci piace il gioco in ripartenza – ammette però l’allenatore dei transalpini – perché abbiamo dei giocatori molto veloci. Ma il nostro stile non si limita a quello, ci piace anche giocare palla al piede. Sarà un bel test per vedere se riusciremo a imporre il nostro gioco anche a questo livello. Al Mestalla servirà una prestazione completa: non solo difesa ma anche possesso palla. Se ce la faremo, sarà un bel passo avanti. Mi aspetto una partita poco fisica e molto tattica, ma ci sarà spazio per le giocate. E sono fiducioso che riusciremo a fare una buona prestazione”.
Due le assenze pesanti, quelle di Thiago Motta e Thiago Silva. “Si tratta di defezioni considerevoli – conclude Ancelotti – ma abbiamo giocato già diverse partite con Alex e Sakho. In mezzo al campo, poi, c’è Verratti. E’ giovane ma ha molto carattere e ha già fatto delle partite importanti. Questo è il calcio. E una grande squadra deve avere sempre delle alternative adeguate alle prime scelte”.
A fare eco ad Ancelotti è un altro ex italiano come Ezequiel Lavezzi, fresco di un gol al Bastia nell’ultimo impegno di campionato vinto per 3-1. “Non crediamo di essere favoriti – ha detto l’ex del Napoli – e sappiamo che il Valencia è un’ottima squadra, con un passato di prestigio e grandi risultati in Champions League. C’è il massimo rispetto, ma arriviamo al Mestalla per vincere”.
Comunque vada, sarà una giornata storica per il PSG, che ritorna a giocarsi una fase a eliminazione diretta per la prima volta dal 1995. Un’occasione importante alla quale non mancherà David Beckham, presente al Mestalla come semplice tifoso dopo il trasferimento a sorpresa deciso sul finire di gennaio. Un motivo in più per non sfigurare al cospetto degli uomini di Valverde.
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