Coppe CHAMPIONS LEAGUE, stasera CELTIC-JUVE: Debutto di Conte in panchina. Buffon teme “l’inferno”...

CHAMPIONS LEAGUE, stasera CELTIC-JUVE: Debutto di Conte in panchina. Buffon teme “l’inferno” del Celtic Park

685

Sarà una partita cruciale per la stagione della Juve di Antonio Conte. Una trasferta pesante ma soprattutto difficile, che i bianconeri dovranno tenere sotto gamba ma allo stesso tempo con un furore agonistico degno di nota.

buffonQuando ai sorteggi di Champions venne decretata l’avversaria della Juve, posta in prima fascia, i tifosi bianconeri lanciarono un sospiro di sollievo così come Conte e Marotta. Il Celtic era forse la prima o la seconda formazione che tutti avrebbero voluto pescare e la sorte ha voluto premiare l’ottimo lavoro bianconero nel girone. Come si dice: “Non tutti i mali vengono per nuocere” oppure potremmo dire: “Non tutti i beni non vengono per nuocere”. Gli uomini di Conte devono star attenti a giocare contro una formazione solida, compatta, non dai grandi nomi ma che comunque può far male. Lo ha dimostrato nel girone, contro il Barcellona dove ha vinto contro i catalani con il 16% del possesso palla, il minore ottenuto in una partita Champions dal lontano 2006; anche se in quella occasione il portiere Forster fece miracoli (altro che Marchetti).

FURORE AGONISTICO – Il Celtic evidenzia il particolar modo il vecchio gioco inglese, quello fatto di corsa, di fisicità, di lotta in mezzo al campo anche senza il pallone tra i piedi. Il calcio che veniva definito “inglese” e che ora lo è poco, è rimasto solido e tradizionale in Scozia. Gli uomini del tecnico nordirlandese Neil Lennon giocano un calcio ricco di furore agonistico, grinta e pressing, come se in campo ci fossero 11 Gattuso. The Bhoys (così vengono nominati i giocatori del Celtic) potranno avere dalla loro il supporto di un tifo secondo a nessuno al mondo, tra i migliori in circolazione. E non ci saranno striscioni intimidatori o cori contro i bianconeri, ma un semplice avviso: Welcome to paradise, benvenuti in paradiso appunto. Anche una squadra come il Barcellona impallidì di fronte ad un tale spettacolo, nonostante i catalani fossero stati sfortunati a piombare a Glasgow proprio quando si celebrava il 125° anniversario del club. Sarà proprio l’inizio della partita la chiave dello scontro, se i bianconeri riusciranno a mantenere i nervi saldi e la concentrazione potranno anche sperare di riuscire a superare con successo quel lasso di tempo in cui il Celtic Park scatenerà il “vero” inferno.

L’ATTACCO SCOZZESE – Il Celtic non vanta campioni e neanche uomini in grado di risolvere una partita ma gli avversari possono dire la stessa cosa. Il gioco di Lennon è concentrato sull’agonismo, sulla forza fisica e sulla compattezza della squadra. Da tenere d’occhio, per gli uomini di Conte, sono Samaras e Gary Hooper. Il greco non è molto veloce ma è il giocatore più tecnico della squadra: sa mantenere il pallone e temporeggiare, è abile nel dribbling e nella conclusione in porta. Usa solitamente allontanarsi dall’area per giocare sulla fascia e abilitare la corsa del giovane attaccante inglese Hooper classe ’88, 44 gol in 63 partite. Pericolosi anche il giovane Forrest classe ’91, esterno destro del Celtic dalla grande velocità e qualità tecnica, e Mulgrew con i suoi cross insidiosi.

ACQUISTA I BIGLIETTI DELLE PARTITE DELLA JUVENTUS

CheapAdultWebcam