I giallorossi di Andreazzoli, dopo il 2-1 ottenuto all’andata, vincono 3-2 in rimonta a Milano e volano in finale di Coppa Italia dove affronteranno la Lazio. L’Inter s’illude col gol nel primo tempo di Jonathan, ma nella ripresa viene ribaltata dalla doppietta dell’ex Destro e dalla magia di Torosidis; di Alvarez la rete che rende meno amara la pillola per Stramaccioni.
Doveva essere la svolta in casa Inter, ma la serata di Coppa Italia si trasforma nell’ennesima notte da incubo per Moratti e tutti i tifosi nerazzurri. Un’ultima spiaggia che s’inabissa sotto la solita ondata di delusioni, una rimonta che come contro il Tottenham si infrange sul più bello dopo un avvio che infiamma il cuore dei presenti a San Siro. Stramaccioni fa quello che può con i pochi uomini a disposizione, ma fallisce anche l’ultimo obiettivo rimasto. La Roma si regala una finale in casa contro la Lazio: difficile chiedere di meglio. Complicato trovare una serata migliore anche per Mattia Destro, infortunato a gennaio proprio nella gara d’andata (dove aveva già segnato) e protagonista assoluto di una vendetta che come insegna la storia va servita fredda. E non importa che a Milano le temperature sfiorino medie estive, l’ex attaccante cresciuto nella Primavera nerazzurra gela San Siro e decide la sfida con due firme indelebili.
LA ‘NORD’ CONTESTA; SI FERMA ANCHE CAMBIASSO – Non c’è nemmeno il tempo per analizzare e commentare la dura presa di posizione della curva interista nel pre-partita (attacco frontale alla società che ha puntato sull’ex juventino Fassone, ndr), che anche Esteban Cambiasso alza bandiera bianca a causa di un problema muscolare durante la fase di riscaldamento. Stramaccioni ride, per non piangere, e oltre agli squalificati Alvaro Pereira e Guarin incassa l’ennesimo infortunio. Scelte obbligate, e addirittura la necessità di inserire all’ultimo secondo Jonathan scombussolando i già incerti e improvvisati piani della vigilia. Dall’altra parte, invece, Andreazzoli recupera De Rossi nel cuore del centrocampo e sceglie Destro dal primo minuto affiancato da Lamela e, ovviamente, Totti.
JONATHAN-GOL, HANDANOVIC SI ESALTA – Stramaccioni ridisegna la squadra con un 4-4-2 in non possesso palla capace di trasformarsi in fase offensiva grazie alle incursioni a sinistra di Schelotto, ma soprattutto alle accelerazioni centrali di Kovacic. Il giovane centrocampista croato prende per mano la squadra illuminando San Siro con giocate da vero fuoriclasse. La Roma gioca a ritmi ridotti, sorpresa forse anche dallo schieramento e dagli uomini mandati obbligatoriamente in campo da Stramaccioni. Handanovic disinnesca con un’uscita coraggiosa l’incursione in area di Florenzi dopo appena 3 minuti, mentre al primo vero affondo i nerazzurri passano. Azione meravigliosa orchestrata da Jonathan: il brasiliano triangola prima con Alvarez, tacco, poi con Rocchi, altro colpo di tacco, per poi scaraventare col destro tutta la rabbia per una stagione decisamente deludente. L’Inter prende coraggio, e pochi minuti dopo va addirittura vicina al gol con Rocchi che impegna in scivolata Stekelenburg. La Roma impiega qualche minuto a riprendersi, ma nel finale capisce che con pochi passaggi può serenamente mandare in tilt la difesa avversaria. Ci pensa così un Handanovic illegale ad abbassare la saracinesca della porta interista con due interventi strepitosi su Destro e, soprattutto, Florenzi.
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