È stata semplicemente la partita più bella del campionato di Serie B edizione 2012-2013. Per intensità e qualità di gioco, assenza di tatticismi e occasioni da rete a gogò. Un derby veneto di prima classe, insomma, che si è concluso – a sorpresa – con la vittoria esterna di un Padova completamente ritrovato: bene ha fatto il Pres Cestaro a confermare Colomba, allenatore che ha forgiato una squadra vera.
Ora il Padova è la mina vagante di questo campionato: e attenzione, perché oltre ai soliti noti Farias e Cutolo – eroi del Bentegodi con due firme d’autore e da ex – c’è un Bonazzoli in forma smagliante. I biancoscudati infilano la seconda vittoria consecutiva in campionato (non succedeva da novembre, con i successi contro Cittadella e Crotone) e salgono a quota quarantadue in classifica, al sesto posto solitario a sole quattro lunghezze dalla coppia Empoli-Varese. Sarebbe scontato infierire su un Verona che è incappato nella terza sconfitta nelle ultime cinque gare, ma nel derby veneto dei due volti (primo tempo dominato dal Verona, secondo tempo dal Padova) gli scaligeri – almeno nella prima parte di gara – hanno (per la prima volta?) dimostrato di cosa è capace questa squadra, con ritmi e manovre di gioco da Serie A immediata. Il migliore in campo del Padova è stato Marco Silvestri, portiere classe ’91 – di proprietà del Chievo – di sicuro avvenire, ed è da questo dato che deve ripartire il Verona. Le note stonate arrivano dall’attacco: sì, perché ormai Daniele Cacia (a secco per la quinta giornata consecutiva) è un caso: giusto farlo giocare se non è in condizione, oppure sarebbe meglio adottare scelte (o soluzioni tattiche) alternative? Una bel dilemma per Mandorlini.
