Un altro gioiello è in «cassaforte». Dopo Hamsik, anche Gargano è stato blindato da De Laurentiis: adeguamento ed allungamento del contratto di un altro anno, fino al 2014. Lunedì sera, l’impegno di massima preso dal presidente con il procuratore italiano del calciatore, Vincenzo D’Ippolito. Alloggiavano entrambi in alberghi attigui del lungomare di Napoli. De Laurentiis era in attesa di dirigersi a Posillipo per la cena sociale con squadra e tecnici; D’Ippolito, invece, aveva da poco terminato di parlare a Castelvolturno con il ds Bigon e non solo di Gargano, anche di Bogliacino e Pazienza, altri due suoi assistiti. «Venite da me, sono al Vesuvio». D’Ippolito, a Napoli già da sabato, notato in tribuna al San Paolo domenica pomeriggio, insieme con il direttore sportivo ha raggiunto il patron della Filmauro nell’albergo a cinque stelle di via Partenope dove di solito gli riservano un ufficio con vista su Castel Dell’Ovo. «Noi siamo contenti del comportamento del ragazzo», «E noi felici di restare a Napoli, a patto che venga rivisto il trattamento economico».
LA PROMESSA – Cordiale il colloquio tra De Laurentiis e D’Ippolito che rappresenta in Italia, Pablo Bentancur, l’agente Fifa con cui Pierpaolo Marino concluse il trasferimento di Gargano al Napoli per tre milioni duecentomila euro versati al Danubio Futbol club ed un ingaggio iniziale al giocatore di centosettantamila euro, portato poi a cinquecentomila dopo il primo campionato e l’approdo in nazionale. C’erano state, però, frizioni tra il Napoli e Bentancur a giugno scorso. Il procuratore di origini messicane spingeva per la cessione di Gargano alla Fiorentina, disposta ad offrire intorno ai sette milioni di euro al Napoli ed un ingaggio nettamente superiore al giocatore (700mila euro). De Laurentiis (ed anche Marino) andarono su tutte le furie: «Gargano non si muove da qui e per ora non si parla di contratti».