Calcio Italiano Champions, bufera San Paolo: Il Napoli rischia di giocare a Palermo

Champions, bufera San Paolo: Il Napoli rischia di giocare a Palermo

Champions, bufera San Paolo: Il Napoli rischia di giocare a PalermoChampions, bufera San Paolo: Il Napoli rischia di giocare a Palermo. Se Napoli e Comune non trovano un accordo annuale sulla convenzione dello Stadio San Paolo, la UEFA costringerà gli azzurri a giocare altrove. La lotta continua ma i tempi stringono.

Champions, bufera San Paolo: Il Napoli rischia di giocare a Palermo. La lotta intestina fra il Napoli Calcio e il sindaco del capoluogo campano De Magistris continua. I problemi dello scorso anno non sono scemati, le minacce di Aurelio De Laurentiis di trasferirsi altrove sono vere ed ora più  vive che mai.

Il Napoli rischia di giocare a Palermo. Quello che nessuno accetta e inquieta la città sono i tre giorni di tempo che la società Napoli e Comune hanno per decretare una convenzione che duri almeno per tutta la stagione agonistica. Il tempo stringe e non c’è più tempo, anzi sembra che non c’è la volontà. Basta proroghe, basta tirare a campare. Come si dice da tutte le parti: quando il medico studia, il malato muore. Se non arrivasse un accordo fra le parti entro tre giorni, ossia il 10 luglio, la Uefa costringerebbe gli azzurri a giocare il preliminare di Champions League, 19-20 agosto l’andata, 26-27 il ritorno, da un’altra parte.

“Sulla convenzione del San Paolo c’è una proroga di due mesi,  aveva dichiarato il Sindaco De Magistris,  che consentirà al Napoli di giocare le amichevoli e il preliminare di Champions; stiamo lavorando su un nuovo accordo che ci auguriamo di firmare entro la fine di luglio”. Le leggi sono dure e severe per tutti. La UEFA non accetterà mai accordi temporanei, ecco perchè dalla sede di Nyon attendono una documentazione che soddisfi tutti i requisti da qui al prossimo 30 giugno.

Il Napoli rischia di giocare a Palermo. Palermo ad oggi è l’opzione più valida, ma è ovvio che nessuno, dirigenti, calciatori e tifosi, vorrebbero traslocare. Il catino del San Paolo è il dodicesimo uomo in campo e giocare a oltre 300 km di distanza  da casa non è la stessa cosa. Il calcio italiano rischia l’ennesima figuraccia in eurovisione. E tutto questo la Società Calcio Napoli ed i propri tifosi non lo meritano affatto.

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