Calcio Italiano In sofferenza la Fiorentina conquista i tre punti per l’Europa, 3-2 al...

In sofferenza la Fiorentina conquista i tre punti per l’Europa, 3-2 al Genoa

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Vittoria sofferta per la Fiorentina: Portanova risponde ad Aquilani e sul nuovo vantaggio di Cuadrado impatta Antonelli. Alla fine decide l’autorete di Cassani. Successo fondamentale per la Viola che non perde contatto dal Milan in ottica terzo posto. Il Grifone si arrende solo in inferiorità numerica, ma dimostra di essere più che mai vivo per raggiungere la salvezza.

GENOA-FIORENTINA CAMPIONATO SERIE A TIM 2012-2013La Champions League rimane là a tre punti, tre come gli squilli della Fiorentina che riesce ad aver ragione di un Genoa rigenerato nella ripresa e punito solo da un’autorete dell’ex Cassani in inferiorità numerica. Indipendentemente dalle risposte di Lazio e Inter, i gigliati proseguono la loro caccia al Milan contro il quale potranno giocare lo scontro diretto in casa ad aprile. Il Grifone incassa la terza sconfitta consecutiva, ma dopo le polemiche delle ultime settimane arrivano ulteriori conferme sul piano del gioco e soprattutto del temperamento. Una crisi di risultati insomma, ma non di gioco per una salvezza alla portata malgrado il passo avanti del Siena che ora incalza a -1. Dopo la pausa l’head to head tra senesi e genoani avrà il sapore di un vero e proprio spareggio.

Nella Fiorentina torna Aquilani che si riprende il suo posto a centrocampo. Cuadrado ancora avanzato nel tridente offensivo con Jovetic e Ljajic per il consolidato 4-3-3. In casa Genoa confermato il 3-5-1-1, la brutta notizia è la lesione di Frey al bicipite femorale sinistro. E’ esordio tra i pali per Tzorvas. Ballardini deve rinunciare anche a Borriello (miglior realizzatore con 8 reti), alle prese con un problema muscolare alla coscia sinistra. Ritorna Kucka, mentre i ballottaggi della vigilia si risolvono con Moretti preferito a Manfredini e Pisano a Cassani.

I padroni di casa dopo un buon avvio, basato sul marchio di fabbrica del possesso palla, soffrono il pressing dei rossoblù e sono costretti ad arretrare. Rispetto al passato la squadra di Ballardini ha imparato l’ordine e la compattezza fra i reparti, ma nulla può quando la Viola alza il ritmo e sale in cattedra con la qualità dei suoi centrocampisti. Oltre alla sapienza di Borja Valero, Aquilani e Pizarro in cabina di regia, le incursioni di Cuadrado e Ljajic mettono alle corde la retroguardia del Grifone, mentre Jovetic pecca di concretezza e si specchia un po’ troppo in preziosismi a ripetizione (i colpi di tacco si contano con il pallottoliere). Proprio il montenegrino innesca Ljajic che fallisce una facile occasione. La chance per farsi perdonare arriva pochi minuti dopo e la serpentina del gioiellino, complice una marcatura a dir poco blanda di Portanova, confezione un pallone solo da spingere per Aquilani. Sul vantaggio viola c’è però qualche perplessità dovuta a un fallo “d’esperienza” con cui lo stesso Aquilani si libera del diretto avversario Granqvist prima di depositare in rete. La Viola spreca a più riprese il raddoppio, vecchio difetto mai risolto: Pizarro colpisce la traversa con un tiro deviato.

Nella ripresa il Grifone ha un piglio molto più deciso e gli ingressi di Jankovic e Jorquera risultano efficaci. Aquilani manca la doppia gioia personale, mentre Savic per poco non beffa Viviano con un tentativo di autorete. Ci pensa Portanova, con un’incornata perentoria, a ristabilire la parità. E’ il momento migliore dei genoani che con Jorquera sfiorano il sorpasso. Gol sbagliato e gol subito, la vecchia legge del calcio punisce l’esordiente Tzorvas che fa una papera su un cross di Pasqual: il portiere non trattiene e Cuadrado fa 2-1. I rossoblù non mollano niente e, pochi minuti dopo, su sponda aerea di Jankovic, Antonelli fulmina Viviano con un tiro secco e preciso.

La svolta della sfida è questione di un minuto. Bertolacci si vede sventolare il secondo giallo per un intervento molto duro ed ingenuo, lasciando i suoi in 10 nella fase più delicata. Prontamente arriva, infatti, il 3-2: un traversone su corner, complice la pressione di Gonzalo Rodriguez, si trasforma in un pallone letale per Cassani. L’ex viola devia di schiena e infila Tzorvas. Il Genoa non ha più la forza di rialzarsi con un uomo in meno e Tzorvas evita un passivo più pesante.

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