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Inter, più grave del previsto l’infortunio a Palacio: Out 30-40 giorni. Le soluzioni di Strama

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Un fulmine a ciel sereno spegne gli entusiasmi dopo la vittoria con la Samp in casa Inter. Il match winner del Ferraris Rodrigo Palacio è finito ko. Il centravanti argentino, vero trascinatore della formazione di Stramaccioni, deve fare i conti con un problema muscolare alla coscia destra. L’ex genoano si è sottoposto ad accertamenti e tutto lascia presagire uno stop non inferiore ai 20 giorni. Sampdoria-Inter serie AL’Inter rischia seriamente di fare a meno di Palacio per la prossima sfida di campionato contro l’Atalanta e per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Roma. Dopo il brutto infortunio occorso a Milito, a disposizione di Stramaccioni restano attualmente solo Cassano e Rocchi. Di seguito il comunicato del club nerazzurro.

“Lesione miotendinea di secondo grado del bicipite femorale sinistro”. La mazzata, quella definitiva, è arrivata in tarda serata, quando, dopo una giornata concitata fatta di comunicati pubblicati online e poi cancellati, l’Inter ha finalmente annunciato l’entità dell’infortunio di Rodrigo Palacio: stiramento di secondo grado. Tempi di recupero da valutare, ma per lesioni muscolari di questo tipo solitamente non si torna in campo prima di 30-40 giorni. L’Inter confida in un recupero miracoloso del ‘Trenza’, ma è chiaro che, a partire dal match con l’Atalanta, Stramaccioni dovrà far di necessità virtù, utilizzando gli uomini rimastigli in rosa.

Tra infortuni, cessioni e rimpianti – Milito ha salutato il 14 febbraio scorso, con un ginocchio in pezzi. A gennaio avevano lasciato la Pintetina Marko Livaja, inserito nell’operazione Schelotto, che ora sarebbe stato titolare inamovibile e Philippe Coutinho, che al Liverpool sta segnando e sfornando assist. Come bomber di scorta è stato acquistato Rocchi, che non ha le caratteristiche da prima punta. Samuele Longo è rimasto all’Espanyol. E così l’Inter ora si ritrova con due soli attaccanti in rosa: Cassano e Rocchi, appunto.

Cassano ‘falso nove’ – L’idea è mutuata dal Barcellona di Guardiola, dove Eto’o finiva all’ala pur di lasciare Lionel Messi ad agire da centravanti con caratteristiche atipiche. È questo che, con ogni probabilità, proverà a mettere in atto Stramaccioni. Antonio Cassano (26 presenze e 8 gol in campionato) unica punta, supportato da due o tre centrocampisti offensivi. Uno schieramento già visto in due casi, in Europa League, col barese solo in avanti nella ripresa col Cluj e nel primo tempo dell’andata con il Tottenham. Stramaccioni sta passando con facilità dalla difesa a quattro a quella a tre, a seconda delle esigenze. Lo schieramento difensivo si riflette sul centrocampo, dove Kovacic sta trovando continuità agendo da perno basso nel rombo. A seconda delle scelte sul pacchetto arretrato, potremo vedere un’Inter schierata con:

– un 4-2-3-1 con Schelotto, Guarin e Alvarez dietro a Cassano, con Kovacic e Gargano (o Cambiasso) davanti alla difesa; – un 4-3-2-1 (il famoso albero di Natale), con Guarin e Alvarez dietro a Cassano, lasciando immutato il centrocampo a tre;
– un 3-5-1-1 con Guarin a supporto di Cassano, come accaduto nel finale della partita con la Sampdoria, con il colombiano seconda punta accanto a Palacio.

Rocchi, batti un colpo – Da quando è arrivato all’Inter, Tommaso Rocchi ha collezionato sette spezzoni di gara: 6 in campionato e 1 in Coppa Italia, per un totale di 203 minuti. Una sola volta è partito titolare in Serie A, a Catania, sostituito dopo 45′. Il suo impiego a questo punto diventa però necessario: Strama lo potrà utilizzare accanto a Cassano, sia nel 4-3-1-2 che nel 3-5-2, oppure lo sfrutterà proprio per dare fiato al barese, mantenendo l’impianto ad una punta.

Forze fresche dalla Primavera
– Abituato a lavorare con i giovani, Stramaccioni pescherà dalla Primavera nerazzurra per portare almeno in panchina un altro attaccante di ruolo. In questa stagione ha giocato qualche spezzone di Europa League Luca Garritano, capitano e capocannoniere della Primavera con 8 gol. È un classe ’94, ma non ha le caratteristiche da prima punta. Se Strama è alla ricerca di un ariete, convocherà piuttosto Francesco Forte, classe ’93, punta centrale che ha segnato 7 gol in campionato: potrebbe già essere pronto per la prima squadra. Chi è già finito nella lista dei convocati della squadra A, in questa stagione, è Matteo Colombi, ’94, 189 cm per 86 chili, un panzer dell’area di rigre. Chiude il lotto degli attaccanti primavera che Strama potrebbe chiamare Giovanni Terrani, attaccante-attaccante esterno, classe ’94.

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