Con o senza Diego in terra tedesca? E’ l’interrogativo che Ciro Ferrara dovrà sciogliere nelle prossime ore: mettere in campo una formazione analoga (se non proprio identica) a quella che ha ben figurato a Genova e nella quale aveva fatto a meno del fantasista vista l’indisponibilità del brasiliano, oppure rischiare il giocatore più forte, anche se a corto ancora di condizione, nella prima trasferta europea contro i campioni del Bayern?
PERCHE’ NO – A ieri il responso sarebbe abbastanza scontato: Diego resterebbe fuori dalla squadra titolare perché, domenica al rientro contro il Bologna, sembrava che andasse a tre e non a quattro cilindri. Se un fuoriclasse è convalescente, se le gambe non sono ancora in grado di reggerlo, allora diventa un giocatore come gli altri, senza la possibilità di fare la differenza. In questo caso, Ferrara opterebbe per un sistema di gioco diverso, probabilmente il 4-1-3-2 messo in mostra a Marassi contro il Genoa, con Felipe Melo davanti alla difesa e tre centrocampisti ( Camoranesi, Marchisio e Poulsen). Un’ipotesi che potrebbe intrigare il tecnico perché rappresenta una valida alternativa anche per il futuro in assenza del fantasista.
PERCHE’ SI’ – Ferrara, però, potrebbe cambiare idea dopo la rifinitura di oggi, all’Allianz Arena. Magari nell’allenamento in terra tedesca Diego dimostrerà di aver fatto un passo in avanti nella condizione atletica. Sicuramente i 59 minuti giocati contro il Livorno sono stati salutari in prospettiva Bayern in quanto gli hanno permesso di ritrovare ritmo di gioco e gambe. E’ ovvio però che la valutazione finale dovrà essere fatta tra giocatore e staff tecnico. In questo senso, Diego vorrebbe esserci a tutti i costi. «La sfida contro il Bayern ha un fascino particolare, mi ricorda tanti big match affrontati con la maglia del Werder. Come speciale è tornare a giocare in Germania». E chissà che anche Ferrara non sia tentato di schierarlo perché, in una partita così importante per il cammino in Europa, non può fare a meno del giocatore più rappresentativo, che può inventarsi la giocata e risolvere la gara. Alla fine, sarebbe un rischio calcolato. E se Diego rientra nell’undici bianconero, dal centrocampo esce Poulsen.
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