Elkann può confermare la dirigenza con un nuovo ds o fare piazza pulita. Prende corpo l’ipotesi Perinetti come sostituto di Secco, però la voce di una rivoluzione profonda circola con insistenza dopo Udine
Come sempre in tempi di crisi, le singole voci su imminenti ribaltoni si fanno coro. Quella juventina di crisi è terribile, dura da molto, stride con la faraonica campagna acquisti che l’ha preceduta. È evidente che la proprietà debba intervenire e i tempi sono ampiamente maturi per gli annunci. Occorre individuare in fretta il nuovo allenatore, ma sarebbe un errore terrificante non metterlo in condizione di operare al meglio. Cioè garantirgli alle spalle una struttura societaria adeguata. Al momento le ipotesi di lavoro sul tavolo di John Elkann sono due: il ribaltone appunto, e l’inserimento di un dirigente con riconosciute capacità in ambito calcistico al fianco degli attuali vertici. Partiamo da quest’ultima soluzione.
PRIME MOSSE – Alessio Secco e il suo capo osservatore, Renzo Castagnini, vengono dati come sicuri partenti. Pagheranno colpe loro (l’acquisto di Felipe Melo è stato davvero infelice, alla luce delle difficoltà tattiche e caratteriali che hanno reso problematico l’inserimento del brasiliano) e anche altrui. Spesso infatti le scelte finali sono state indotte da Jean Claude Blanc o dagli allenatori di turno ( vedi gli arrivi, negli anni passati, di Andrade e Poulsen). E, per rimanere in tema, non fu Secco a imporre il nome di Ciro Ferrara, così come, se qualcuno gli avesse dato retta a dicembre, probabilmente oggi sulla panchina bianconera sarebbe seduto Roberto Mancini. Secco comunque è garantito da un contratto a tempo indeterminato ( caratteristica anomala nel settore calcistico) e dalle importanti esperienze maturate in questi anni anche in ambito internazionale. Se le voci dovessero trovare conferma nei fatti, non penerà a trovare una sistemazione. Difficilmente però al Genoa, perché il rapporto con Enrico Preziosi di questi tempi è freddino. Quanto a Castagnini, il suo nome viene abbinato sia all’Atalanta, sia all’Udinese
Fonte: Tutto Sport di Guido Vaciago Gianni Lovato
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