Calcio Italiano La Juve pesca il jolly: 2-1 a Parma

La Juve pesca il jolly: 2-1 a Parma

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Decide un autogol di Castellini

 

Ciro FerraraLa delicata trasferta di Parma si riflette per la Juventus in un successo fondamentale soprattutto per il destino di Ciro Ferrara. I bianconeri hanno vinto per 2-1 una gara non bella, molto combattuta e risolta da un autogol, al 39′ del primo tempo, di Castellini. In precedenza, vantaggio-lampo su azione d’angolo di Salihamidzic (3′) e momentaneo pareggio di Amoruso al 25′. Juve in dieci dal 74′ per l’espulsione di Caceres.

LA PARTITA
In attesa di diventare bella, o solo convincente, la nuova Juventus 2010 targata Roberto Bettega è quantomeno fortunata e decisamente più grintosa di quella lasciata nel tempestoso finale dello scorso anno solare. Due gol su calci da fermo con tanto di gentile regalo altrui: per il resto, dai bianconeri, pochissimo altro se non bulloni e muscoli sfoderati a oltranza (quattro cartellini gialli e uno rosso parlano chiaro) di fronte a un Parma capace di brillare solo nella prima ora di gioco e arresosi proprio nella fase in cui, in undici contro dieci, poteva raddrizzare una gara che non avrebbe forse meritato di perdere.

Sul piano del gioco, l’ennesima sterzata di Ferrara sul 4-4-1-1 (Poulsen e Melo centrali puri, Marchisio emigrato a sinistra, Diego alle spalle di Trezeguet) non ha dato gli effetti sperati. Trezeguet prima e Amauri poi (il francese è uscito per infortunio dopo 22 minuti) si sono spesso ritrovati soli per la tendenza di Diego ad allargarsi molto, a cercare palloni già pochi metri davanti ai mediani. Il brasiliano, ad ogni modo, è stato almeno una costante nei tentativi di manovra juventina. Male, invece, il suo connazionale Felipe Melo. Stavolta, nessuna sostituzione punitiva per l’ex-fiorentino: ma gli imbarazzi palla al piede sono ancora tutti lì, il suo apporto rimane ancora un punto interrogativo così come lo è la tenuta della difesa, oggi aggrappata a un Chiellini formato Sudafrica. Il temporaneo pareggio di Amoruso è stato co-prodotto dalla coppia azzurra Grosso-Legrottaglie: quest’ultimo puntualmente anticipato dall’ex-Nick su palle alte e basse, l’altro messo in imbarazzo da Damiano Zenoni, che non è propriamente una freccia della fascia destra. Rammarico di Guidolin è quello di non avere trovato, lungo i 90 minuti, qualcuno in grado di servire con continuità il suo attaccante: la mancanza di un uomo-assist sembra essere la falla maggiore di una squadra che, a ogni modo, ha certamente un futuro sereno davanti. Lo stesso che, a Parma, ha dimostrato di volere inseguire la Juventus. Stavolta è bastata la volontà, per la sostanza meglio ripassare.

 

LE PAGELLE

Melo 5,5 Niente da fare, nemmeno stavolta. Mezzo punto in più rispetto all’insufficienza piena almeno per un minimo sindacale di rabbia agonistica che gli f puntualmente aggiudicare il cartellino giallo. Sempre tante le palle perse, tante le distrazioni nella zona nevralgica del campo.

Caceres 5 Trasportasse nella testa una minima percentuale dell’irruenza che gli fa rullare gambe e polmoni, la Juventus avrebbe trovato un gran difensore. Spinge a volontà, schiuma “garra” tutta sudamericana che è un piacere fino a quando questa non si sfoga in entrate sgraziate, pericolose e fuori tempo sulle caviglie altrui. Un cartellino per tempo e Juve che, con davanti un quarto d’ora abbondante di partita, rimane in dieci. Pezzo di marmo grezzo da scolpire: ci riuscirà Ferrara?

Manninger 6,5 Zitto zitto l’austero vice-Buffon fa il suo dovere parando i palloni parabili: su tutti quelli scagliati da Dzemaili e Amoruso nel primo tempo. In una difesa che è già manifesto di tante, troppe insicurezze, almeno lui rappresenta una piccola garanzia.

Diego 6 Segnali di vita dall’altro grande imputato del processo bianconero. Da fermo innesca da calcio d’angolo i due gol juventini e sfiora l’incrocio dei pali su punizione  nel secondo tempo. In movimento, cerca di non dare punti di riferimento agli avversari muovendosi costantemente alle spalle della punta centrale. Non tutto riesce benissimo, ma è altrettanto vero che di gente in maglia bianconera (anzi, oro) in grado di duettare con lui ce n’è poca e niente.

Castellini 5 Giornataccia per il lungocrinito laterale di Guidolin. Caceres e Salihamidzic, schierati da Ferrara sul suo lato, non sono due tenerelli, ma il più tenerello di tutti è lui quando infila, senza essere pressato da avversari, l’angolo sul primo palo. Della porta del Parma, però. Scosso dalla topica, non ne azzecca più uno e non è casuale.

Amoruso 7 A 34 anni, il vecchio Nick riesce a iniettare qualche rimpianto sotto la cute dei suoi vecchi tifosi. Erano altri tempi, un’altra Juve, d’accordo: ma lui il mestiere di centravanti lo sapeva fare allora come oggi, quando con due o tre palloni a disposizione stampa un gol in faccia allo smarrito Legrottaglie, chiama Manninger alla parata difficile, fa venire i brividi a Bettega a cinque minuti dalla fine e costringe Chiellini a una concentrazione da mondiale. Così spiegata la costante presenza del baby Paloschi in panchina.



IL TABELLINO

PARMA-JUVENTUS 1-2  (0-1)

Marcatori: 3′ pt Salihamidzic (J); 25′ pt Amoruso (P); 39′ pt autogol Castellini (P)

Parma (3-5-2): Mirante 6; Dellafiore 6,5, Panucci 6, Zaccardo 6; D.Zenoni 6,5, Dzemaili 6, Morrone 6, Galloppa 5,5 (36′ st Paloschi sv), Castellini  5 (21′ st Bojinov 5,5); Biabiany 6,5, Amoruso 7. A disposizione: Pavarini, Antonelli, Lunardini, Budel, Lanzafame. All.: Guidolin.

Juventus (4-4-1-1): Manninger 6,5; Caceres 5, Legrottaglie 5, Chiellini 7, Grosso 5; Salihamidzic 6,5 (34′ st De Ceglie sv), Poulsen 6, Melo 5,5, Marchisio 6; Diego 6(29′ st Grygera 6); Trezeguet sv (22′ pt Amauri 5,5). A disposizione: Chimenti, Tiago, Giovinco, Del Piero. All.: Ferrara.

Arbitro: Rizzoli

Ammoniti: Marchisio (J), Melo (J), Grosso (J), Morrone (P), Dellafiore (P)

Espulso: 28′ st Caceres (J) per doppia ammonizione


Fonte: Sport Mediaset di  Andrea Saronni

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