Guarito, fa due gol in allenamento e chiede di giocare. Superato lo stiramento all’adduttore, l’argentino è pronto
«Mister, gioco anche io», «Voglio provare, non avverto più fastidi alla coscia». L’insistenza di Lavezzi, fermo da venerdì per un lieve stiramento all’adduttore, avrebbe convinto chiunque. Non resiste a star fuori, proprio no. Lavezzi spinge per rientrare. Soprattutto ora che senza di lui e con Denis al fianco di Quagliarella, il Napoli va altrettanto bene tanto da sfiorare il colpaccio a Parma e ricevere consensi a volontà. Mazzarri raccoglie la richiesta di Lavezzi, avanzata dopo il riscaldamento effettuato con il preparatore atletico, Pondrelli. Ma non prima di averne parlato con il medico sociale De Nicola che staziona a bordo campo: «Dottore, lei cosa dice?». Raccolto il via libera, l’allenatore si rivolge al Pocho e replica: «Va bene, Pocho, prendi la casacca arancione e gioca al fianco di Hoffer. Attenzione a non forzare. Se avverti il minimo fastidio, ti fermi. D’accordo?» aggiunge il tecnico toscano a cui gli va riconosciuto di aver saputo instaurare un rapporto di stima reciproca nello spogliatoio, non solo con Lavezzi. Mazzarri usa porsi al gruppo come un fratello maggiore. Parla, chiede, consiglia. Ed ovviamente, pretende ottenendo in campo il massimo dell’impegno perchè rispetta lui per primo e tratta tutti alla stessa maniera. Raccontano che tra le quattro mura dello spogliatoio, l’allenatore abbia più volte suggerito di dimenticare Parma, non soffermarsi più sugli arbitraggi e di concentrarsi esclusivamente sul Bari, un avversario spigoloso, che incassa pochi gol ed ha messo in difficoltà alcune grandi.
IL NUOVO LAVEZZI – Sembra un altro giocatore quello che ora scalpita per rientrare dopo un infortunio, che si allena con entusiasmo (a differenza di un anno fa), che scherza con i compagni. E che si presenta al campo con la compagna Debora ed il piccolo Tomas. Lavezzi ha ritrovato la gioia di giocare a calcio, nel Napoli, nella sua Nazionale dove conta sulla stima di Maradona ( è stato convocato per il 22 dicembre a Barcellona dove si esibirà al Camp Nou contro una selezione catalana insieme con Dàtolo). Prende parte alla sfida in famiglia, agendo nella squadra allenatrice in coppia con Hoffer ( ieri papà della piccola Leonie). Realizza due gol lasciando sul posto i difensori e facendo arrabbiare Iezzo e De Sanctis. Resta in campo per tutti e due i tempi, circa cinquanta minuti. Sta bene. Corre, dribbla, calcia senza problemi.