Maurizio Beretta è stato confermato presidente della Lega calcio di serie A. Lo ha deciso l’assemblea dei presidenti riunita venerdì a Milano. Al sesto scrutinio, Beretta ha ottenuto 14 voti, raggiungendo quindi il quorum per l’elezione che era fissato appunto a quota 14. Due le schede bianche, 4 nulle. Adriano Galliani sarà il vicepresidente della Lega, mentre i consiglieri saranno Lotito e Pulvirenti.
Contro l’elezione di Beretta hanno votato Juventus, Inter e Roma, non a caso rimaste fuori dalla spartizione dei posti in Consiglio federale e Consiglio di Lega. Andrea Agnelli è decisamente contrariato: “Una buona notizia, la Lega si è data un governo. Che allo stesso tempo è cattiva perché rappresenta solo il 30% – ha detto il presidente bianconero -. La Juve è fuori dalle dinamiche di questo governo, perché si è mercanteggiato su queste posizioni. Non è corretto arrivare al consenso scambiandosi le poltrone. Sono realista e ho un parere negativo. Beretta continuerà a essere un presidente part-time e noi non ci vogliamo stare”. Dello stesso avviso è il Il vice presidente dell’Inter, Angelomario Moratti: “Si è deciso di sposare ancora la vecchia mentalità. Con la conferma di Beretta noi ci auguriamo che si facciano le riforme che devono essere fatte. Stiamo lì e aspettiamo”.
Giallo intorno ai risultati del quinto scrutinio dell’elezione del presidente della Lega. I risultati ufficiali non sono stati comunicati ma, secondo quanto si è appreso, il presidente uscente Maurizio Beretta avrebbe ottenuto 14 voti, raggiungendo quindi il quorum per essere rieletto, ma una scheda è stata contestata. Dopo una lunga discussione si sarebbe deciso di procedere al sesto scrutinio senza comunicare il risultato della votazione contestata.
