Calcio Italiano Mou-Balotelli, matrimonio in crisi

Mou-Balotelli, matrimonio in crisi

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Viaggio tra mal di pancia, zero neuroni e Ferrari..

 

BalotelliDieci crisi in meno di sei mesi. Se fossero marito e moglie, Mourinho e Balotelli sarebbero già dagli avvocati. Non sono mai stati due piccioncini, ma è in questa stagione che l’incomprensione è diventata incompatibilità. A Kazan, il 29 settembre, Balotelli si fa cacciare, compromettendo la Champions dell’Inter. Negli spogliatoi Mourinho lo fulmina davanti ai compagni. Passa un mese e ci risiamo: dopo il 5-0 di Genova, Mario si allena svogliato, secondo l’allenatore, che dichiara: “Ormai i giovani pensano solo alle Ferrari“.

L’8 novembre, dopo Inter-Roma, il commento di Mourinho è senza appello: “La partita di Mario? Da zero in pagella“. Poi il giocatore resta fuori dai convocati di Inter-Fiorentina. E Mou risponde ai giornalisti: “Perché continuate a parlarmi di lui? Non è mica Maradona“. Balotelli evidentemente rimugina. A gennaio, girano strane voci di mercato, e il suo nome non c’è fra i convocati per la partita col Cagliari. A febbraio, in coppa con la Fiorentina, viene sostituito perché non rientra. Giorni dopo, Mou parla di gente con pochi neuroni. Parole che restano per aria, e chi vuol capire capisca. Il 16 febbraio Balotelli va a San Siro a vedere il Milan (sua passione adolescenziale) contro il Manchester. I compagni e l’entourage nerazzurro non la prendono bene. Così come nessuno manda giù l’annuncio del nuovo procuratore, alla vigilia di Inter-Genoa. E’ Mino Raiola, quello di Ibra. E il mal di pancia, stavolta, viene a Mourinho. Contro i rossoblu, a sentire la società, Mario gioca con la febbre. E gioca male. Come tutta l’Inter. Ma Mou, nel dopo partita, apre il divorzio: “Balotelli stava benissimo, non diciamo sciocchezze“.


Fonte: Sport Mediaset di  Roberto Ciarapica

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